Roma Il momento è arrivato. Erano mesi, se non anni (almeno due) che si parlava del futuro lontano dal campo di Francesco Totti. La sua carriera da calciatore della Roma finirà a fine stagione. Magari avrebbe voluto dirlo lui, il capitano che ha giocato con questa maglia per 28 anni, considerando anche le giovanili giallorosse. A ufficializzarlo è stato invece il nuovo ds Monchi nella prima conferenza stampa da quando è arrivato a Trigoria: «So che Francesco ha un accordo col club per diventare dirigente dopo questo suo ultimo anno da calciatore».
E se la situazione sembrava già delineata (più volte, anche domenica dopo il derby, Baldissoni e Massara avevano ribadito che è l'ultima stagione del numero dieci), le parole con le quali Monchi ha «pensionato» Totti fanno rumore. Come il silenzio assordante del capitano dopo l'uscita del dirigente spagnolo. La cui visione del futuro non sembra essere la stessa. Nulla di ufficiale, ma la frase detta nella pancia dell'Olimpico, appena incassato il ko dalla Lazio, non lasciava molto spazio all'immaginazione: «Ultimo anno? Sono gli altri a dirlo».
Totti esce dal campo, quindi, ma non dall'universo giallorosso. «Voglio guardare avanti - ha aggiunto Monchi - e chiedo che Francesco sia il più possibile vicino a me per imparare cosa è la Roma, lui è la Roma. E se imparerò l'1% di quello che sa sulla Roma, potrò essere soddisfatto e fortunato». Parole furbe, ma chiare. Il futuro del 10 è dietro una scrivania, magari accanto proprio al nuovo ds. Maestro e alunno, ognuno nel proprio campo. Roma e romanità insieme alla conoscenza del calcio e la sua gestione. Scatenati i tifosi sui social, tra elogi e rimpianti, mentre i club tedeschi Hertha Berlino e Bayern Monaco hanno ringraziato il capitano per la brillante carriera sui propri profili twitter.
Monchi ha affrontato ieri anche gli altri casi spinosi, in scadenza a giugno: «Uno dei pro per venire alla Roma era Luciano Spalletti, tecnico per me importante.
Vorrei che restasse, io ci proverò a trattenerlo, altrimenti capirò. De Rossi? Daniele e la Roma vogliono la stessa cosa, lui vuole restare e la Roma vuole tenerlo e dovremmo essere imbranati per non continuare...». Il futuro è tracciato. O quasi.
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