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Ducati, c'è Bagnaia per dimenticare Dovi

Promossi l'italiano e Miller. Dall'Igna: "Andrea? Serviva cambiare"

Ducati, c'è Bagnaia per dimenticare Dovi

«Ci sono momenti nella vita in cui hai bisogno di un cambiamento e penso che questo sia il momento», riassume così il direttore generale Gigi Dall'Igna la svolta epocale della squadra Ducati Corse, presentata ieri. Per la prima volta dal 2013 in sella alla Desmosedici GP 2021 non ci sarà Andrea Dovizioso, tre volte vice campione del mondo con la Rossa, così come il nuovo title sponsor Lenovo che sostituisce Mission Winnow sulle carene e lo sponsor tabaccaio Philip Morris, a fianco di Ducati sin dall'esordio nel 2003. Allora avanti i giovani: l'australiano Jack Miller e l'azzurro Pecco Bagnaia, promossi nel team ufficiale dal junior team Ducati Pramac. «Jack è puro talento ed è migliorato molto, mentre Pecco ha dimostrato maturità nella gestione della pressione e la capacità nel portare al limite la moto», sottolinea l'ingegnere.

«Sono cresciuto guardando la Ducati di mio zio e il mio sogno è sempre stato arrivare in MotoGP con Ducati. È uno spettacolo correre nel team ufficiale. La moto rossa è bellissima. Raccogliere il testimone del Dovi e Petrux non sarà facile, ma abbiamo tutte le carte in regola per essere i più veloci», ha dichiarato Bagnaia, che dovrà gestire la pressione di essere pilota ufficiale per la Casa Italiana che insegue il titolo piloti dal 2007. «L'obiettivo è conquistare sia piloti che costruttori», rilancia Dall'Igna. La vittoria del titolo costruttori 2020 è stata una magra soddisfazione in casa Ducati, che era partita però con aspettative ben superiori e poteva puntare alla doppietta già lo scorso anno considerate soprattutto l'assenza di Marquez e la Yamaha in difficoltà. Invece troppe divisioni interne e una gestione complicata dei piloti avevano portato a due soli Gp vinti con Dovizioso 4° alla fine.

«Non posso dire che sia la miglior moto della griglia, però sicuramente è una moto che potrà permettere ai nostri piloti di lottare per risultati importanti», ha concluso Dall'Igna.

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