Dylan Mouth cerca lo storico bis nel Jockey

In 92 anni solo tre cavalli hanno vinto due volte la grande classica milanese

Domenica 18 ottobre, ore 16,55: l'appuntamento con la storia è all'Ippodromo di San Siro galoppo per il Gran Premio del Jockey Club, corsa di gruppo 1 sui durissimi 2.400 metri della pista grande. Signori, tirate fuori il vestito bello, signore, fate sfoggio del cappello più «in», magari con qualche tonalità di oro, visto che sarà questo il colore predominante in tribuna vip. Tutti quanti ad applaudire Dylan Mouth, il grande favorito, il campione in carica che rimetterà in palio il titolo, uno splendido 4 anni di proprietà della Scuderia Effevi del milanesissimo signor Villa, allevato dalla Agricola Mariano, che ha incrociato la madre Cottonmouth, cavalla superba, con uno stallone solido come Dylan Thomas, protagonista, tra l'altro, del Derby Irlandese e dell'Arc de Triomphe. Ecco il perché del nome, Dylan Mouth. È imbattuto nelle 10 corse disputate finora in Italia, dove ha vinto tutto il possibile, compreso il Gran Premio di Milano di questa primavera.

Straordinario in Italia, meno oltre confine: nelle due corse disputate in Inghilterra, ad Ascot, non è riuscito a esprimersi sul suo standard, anche perché ha incontrato avversari cattivissimi. È una specie di Ibrahimovic, forte in campionato, balbettante in Champions. In attesa di esprimersi a tutto tondo, è atteso al bis in questo Jockey Club per aggiungere il suo nome a quello di tre altri mostri sacri del galoppo. Il trainer, Stefano Botti, non si nasconde: «Dylan Mouth è il favorito, e la vittoriosa corsa di rientro nel Tesio ha confermato che ad Ascot, nelle King George, si è trattato di una maledetta giornata no. Il cavallo sta benissimo e i lavori di rifinitura sono andati via lisci. L'unico neo è il terreno che si annuncia molto faticoso».

Già, il terreno, fattore determinante nelle corse al galoppo. Ma c'è chi non si dispera, anzi. Ogni goccia di pioggia, piovuta in questi giorni su Milano, è stata benedetta da tutto il team di Duca di Mantova, che sulle superfici pesanti si esalta e guadagna a bizzeffe in termini di efficacia. Il target naturale per il 6 anni della Scuderia Incolinx dell'Ing. Diego Romeo sarebbe stato il St. Leger Italiano del prossimo sabato su una distanza superiore a lui più congeniale, ma bisogna pur rischiare. E la tentazione del Jockey Club era troppo golosa per resistervi, senza dimenticare che l'anno passato Duca di Mantova arrivò secondo, sia pure a 4 lunghezze dal vincitore. Sarà lui l'avversario? Di sicuro non sarà il solo. Dalla Germania infatti arrivano due giovani femmine, Paradise, sulla carta abbordabile, e soprattutto Lovelyn, che proprio qui a San Siro ha siglato le nostre Oaks, la corsa più importante per le cavalle di 3 anni sulla distanza. Dopo il sigillo di fine maggio, questa possente erede di Tiger Hill ha replicato in gruppo 2 ad Amburgo, prima di deludere da favorita nelle Oaks Tedesche. Fa inoltre piacere vedere la storica giubba bianco-rossa della pluridecorata Gestut Ittlingen solcare le nostre piste. I bookmaker suggeriscono che i pericoli provengono proprio dall'estero e indicano come ipotetico contro-favorito Billabong, il 6 anni franco-marocchino che già ci aveva provato contro Dylan Mouth nel Gran Premio Milano beccandosi cinque lunghezze. Questo riferimento pare chiudergli la porta in faccia, ma si tratta del classico oste con cui bisogna sempre fare i conti. Ad aggiungere pepe alla vicenda ci sarà Time Chant, 3 anni rampante, pupillo dei signori Cardaioli e Leonardi, che finora non ha sbagliato niente in carriera.

Le quote certificano il pronostico con Dylan Mouth offerto a 1\2, Billabong attorno al 6\1, e il terzetto formato da Duca di Mantova,

Lovelyn e Time Chant a 8\1. A completare il campo Paradise a 16\1, Bertinoro a 20\1 e Cleo Fan che avrà la stessa quota di Dylan Mouth essendo un suo compagno di scuderia, ma che singolarmente sarebbe anche lui attorno a 20\1.

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