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E a Madrid ha riaperto la fabrica blanca Si tornano a produrre talenti merengues

Tanti promossi in prima squadra: da Ceballos al portiere figlio di Zidane

E a Madrid ha riaperto la fabrica blanca  Si tornano a produrre talenti merengues

Quando nel 2001 il Real Madrid acquistò Zidane dalla Juventus, per la stratosferica cifra di 150 miliardi delle vecchie lire, il presidente Florentino Perez lanciò il progetto Zidane y Pavon. Consisteva nell'ingaggiare ogni anno un pezzo da novanta del pallone mondiale (arrivano Beckham e Ronaldo tra gli altri), affiancandolo alla promozione in prima squadra di un giovane della cantera, per riequilibrare costi e generare aspettative.

Quell'anno toccò a Francisco Pavon, difensore centrale, tentare il grande salto e misurarsi nell'olimpo pagano del calcio mondiale. Purtroppo il chaval non mantenne le promesse e chiuso da gendarmi come Helguera e Hierro fu costretto a cercare fortuna altrove, fino alla dissolvenza nel modesto Arles francese. Don Florentino, memore del flop di quegli anni, ha investito parecchie risorse nel settore giovanile, risollevando la fabrica blanca che dopo gli anni della Quinta del Buitre era diventata un tantino avara nel fornire sangue fresco, e soprattutto madrileno, alle merengues.

I risultati sono arrivati quando il laboratorio di Valdebebas è stato affidato al 57enne Victor Fernandez, un tempo allenatore di successo, oggi maestro di pallone e scout dall'ottimo fiuto. Nel 1995 guidò il sorprendente Real Saragozza alla conquista della Coppa Uefa sull'Arsenal, a Madrid catechizza virgulti che poi affida alle cure dell'ex interista Santiago Solari. Nella finale di Champions contro la Juve Zidane, grazie anche alla cura Fernandez, ha potuto schierare dal primo minuto Carvajal, ha mandato in campo Asensio (autore del quarto gol) e Morata. In panchina c'erano inoltre il secondo portiere Casilla e il centrale Nacho Fernandez. Tutti ragazzi che hanno ottime possibilità di lasciare il segno nella Liga e in campo internazionale, come appunto l'ex attaccante juventino, ceduto mercoledì scorso al Chelsea.

Il Real ci ha preso gusto, riportando a casa altri giovani virgulti che si sono fatti onore in prestito nella Liga e in Europa. Il caso più clamoroso è quello del metronomo di centrocampo Dani Ceballos, esploso nel Betis Siviglia e da domani primo ricambio per Kroos o Modric. Un po' come Marcos Llorente, mediano difensivo della rivelazione Alaves e del centrale Jesus Vallejo, recuperato dall'Eintracht Francoforte e oggi nuovo proprietario della maglia numero 3, indossata negli ultimi 21 anni da Roberto Carlos e da Pepe.

Nepotismo o meno la terza scelta tra i pali sarà Lucas Zidane, mentre l'altro figlio del franco-algerino Enzo, si è accordato con l'Alaves. Da tenere d'occhio anche Mariano Diaz, uno dei pezzi da novanta della fabrica, centravanti implacabile ceduto al Lione. Sul canterano, un Benzema in erba a prezzo low cost, il Real eserciterà diritto di riscatto. Per la tourneè negli Stati Uniti Zidane ha aggregato alla prima squadra altri sei giovani. Tra loro c'è il 18enne marocchino Achraf Hakimi, terzino destro dalla rapidità sorprendente.

Zizou ha pubblicamente dichiarato che lo promuoverà ora che Danilo si è accasato al City.

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