In campo bambini di 10-11 anni, sugli spalti genitori che si esibiscono in ululati razzisti quando i baby calciatori di colore toccano il pallone. È accaduto a Forte dei Marmi durante la partita fra gli Esordienti 2004 di Milan e Paris Saint Germain, quarti di finale della Universal Cup, alla faccia dello spirito del torneo che ospita 48 squadre da tutto il mondo e prevede nel proprio regolamento, durante la manifestazione, anche un incontro-tecnico educativo rivolto ad allenatori, dirigenti, genitori e giocatori. Fra i primi a denunciare pubblicamente l'episodio è stato il procuratore Mino Raiola su Twitter: «Sosteniamo i ragazzi i razzisti sono ignoranti e deboli».
Di educativo non c'era nulla nel comportamento di alcuni genitori, al seguito di squadre italiane, che hanno assistito al quarto di finale vinto dai rossoneri contro i francesi. Scene simili a quelle viste più volte nel calcio dei grandi, vedi l'amichevole del Milan a Busto Arsizio il 3 gennaio 2013, quando il ghanese Boateng rispose a insulti e ululati scagliando il pallone contro gli ultrà della Pro Patria e abbandonando il campo con il resto della squadra. Questa volta, mentre uno degli attaccanti di colore del Milan usciva in lacrime dal campo, il club rossonero ha espresso subito una protesta informale agli organizzatori attraverso l'allenatore, Marino Frigerio, che nella sua squadra Esordienti ha un giocatore nato in Costa d'Avorio, due in Etiopia e uno in Guinea.
Fortunatamente non siamo ancora arrivati ai livelli della Turchia, dove il campionato è stato sospeso per una settimana dopo gli spari contro il pullman del Fenerbahce (ferito l'autista del club), ma l'episodio avvenuto in Versilia deve far riflettere ancora su come il nostro calcio stia andando alla deriva. Appena sabato era avvenuto l'episodio degli striscioni offensivi contro la madre del tifoso napoletano morto l'anno scorso a Roma apparsi nella curva Sud dell'Olimpico. Chissà come sono entrati quegli striscioni, il piano di sicurezza prevedeva oltre mille agenti e gli steward pagati dalla Roma ma i controlli non sono stati evidentemente così accurati, e c'è da chiedersi se lo stadio della Capitale sia davvero così indifendibile. A volte alcuni striscioni vengono nascosti alla vigilia delle partite o fatti passare a pezzi per essere poi rimontati.
La task force del ministero dell'Interno aveva stabilito anche la possibilità di segmentare le curve per tenere sotto controllo con più facilità chi espone striscioni
offensivi e chi fa cori razzisti e di discriminazione territoriale. Sarebbe un modo per evitare anche la spiacevole chiusura dell'intero settore che penalizza la parte buona delle curve, ma serve la collaborazione dei club.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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