Da ieri, il Milan americano è virtualmente una spa senza debiti. Non accadeva dall'avvento del cinese Youghong Li, sparito nel nulla, dopo la perdita secca della proprietà azionaria del club. L'uso dell'avverbio virtualmente è utile poichè l'intervento effettuato da Elliott è in pratica un conferimento soci con cui il fondo ha, in anticipo rispetto alla scadenza, saldato il bond emesso alla borsa di Vienna nell'estate dello scorso anno, e dovrà essere successivamente (previa convocazione dell'assemblea) tramutato in aumento di capitale sociale. La sostanza dell'intervento è questa e ha bisogno di un riepilogo di qualche cifra per valutarne la portata rilevante. Quando il misterioso acquirente cinese raggiunse il closing con Fininvest, potè farlo grazie a un prestito di 303 milioni ottenuto da Elliott. La cifra venne divisa in due parti: la prima, da 180 milioni, venne messa in capo alla holding lussemburghese di Youghong Li incaricata di concludere l'affare, la seconda, da 123 milioni, venne inserita nella pancia del Milan. Che a questo punto è alleggerito dal debito il quale dovrà diventare aumento di capitale sociale prima che risulti zero alla casella debiti verso soci. La notizia, diffusa nella giornata di ieri dall'azionista, ha avuto anche lo scopo di mettere da parte, per un giorno almeno, il diffuso pessimismo calato su Milanello e sulla classifica dopo il deludente 2 a 2 con l'Atalanta.
A dire il vero qualche sintomo di disagio è emerso anche dal diverso tenore delle dichiarazioni di Leonardo (domenica sera) e di Maldini (il giorno dopo) che pure vivono in perfetta simbiosi e sintonia. Il brasiliano ha segnalato «la necessità di invertire la rotta e farlo in fretta», interpretata già, con eccesso di zelo, come una sorta di avviso al navigante Gattuso. L'ex capitano Paolo invece ha offerto una lettura meno drastica dell'ultimo pareggio, il secondo consecutivo, spiegando che serviranno «alcuni giocatori e del tempo per ottenere il salto di qualità» spostando quindi in avanti le lancette e segnalando la necessità di arricchire ulteriormente la cifra tecnica del team. Uscendo dal reticolo delle interpretazioni, è evidente che Gattuso e il Milan si ritrovano per effetto dei 5 punti in 4 partite, molto meno del vituperato Montella - in una curva della stagione, specie se si considerano i prossimi due appuntamenti tra giovedì (a Empoli) e domenica (Sassuolo). Il maggior numero di insidie è concentrato nel fine settimana perché De Zerbi già col Benevento l'anno scorso rifilò una clamorosa sconfitta a San Siro (0-1 gol di Iemmello) e alla guida del Sassuolo ha dato filo da torcere all'Inter (piegata nella giornata d'esordio) e alla stessa Juventus.
Le due prove ravvicinate diventeranno il banco di prova per valutare il rendimento dei nuovi arrivati dal mercato americano. Fin qui infatti, allo schieramento del Milan cinese cinese è stato aggiunto solo Higuain. Tanta roba d'accordo ma insufficiente per ottenere il famoso salto di qualità.FOrd
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