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Erdogan chiama Ozil: "Bene addio a Germania, razzismo inaccettabile"

Dopo la decisione di Ozil di lasciare la nazionale della Germania per razzismo, il presidente turco Erdogan ha chiamato il calciatore per esprimergli la sua solidarietà. "Atteggiamento razzista inaccettabile, sono con lui"

Erdogan chiama Ozil: "Bene addio a Germania, razzismo inaccettabile"

Il presidente turco, Recep Tayyip Erdogan, ha annunciato di avere telefonato a Mesut Ozil, calciatore tedesco di origini turche, per complimentarsi per la decisione di lasciare la nazionale della Germania motivata con accuse di razzismo alla Federcalcio tedesca. "Ieri sera ho parlato con Mesut. Non si possono accettare certi atteggiamenti razzisti. Sono con lui", ha detto Erdogan.

Non si placa la polemica attorno a Mesut Ozil. Dopo avere annunciato il suo ritiro dalla nazionale tedesca con una lunga lettera pubblicata in tre parti su Twitter, il trequartista dell'Arsenal continua a essere al centro di un caso internazionale che oppone Germania e Turchia. Tutto era partito da un incontro che Ozil, insieme all'altro tedesco di origini turche Gundogan, aveva avuto a maggio con il presidente Erdogan. Le foto del meeting tra il capo di Stato e i due calciatori della Germania avevano fatto rapidamente il giro del web, suscitando le critiche dell'opinione pubblica e della politica tedesche.

Dopo il passo indietro di Ozil, insultato a suo dire da molte persone dopo un rendimento al di sotto delle aspettative ai Mondiali di Russia, ecco l'intervento "a piedi uniti" di Erdogan. Il presidente della Turchia ha annunciato di avere telefonato al calciatore per esprimergli la sua vicinanza. "Non riescono a digerire il fatto che abbia fatto una foto con me. Sostengo le dichiarazioni di Mesut Özil", ha detto Erdogan, citato dall'emittente di Stato Trt Haber, dopo una riunione parlamentare ad Ankara.

"Non è possibile accettare questo tipo di atteggiamenti razzisti verso un giovane che ha versato così tanto sudore per il successo della nazionale tedesca", ha aggiunto il capo di Stato turco, prendendo apertamente le difese del giocatore dei Gunners.

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