Una sfida lunghissima che finisce ai calci di rigore. Sembra una gara di perfezione assoluta: dagli undici metri segnano tutti. Poi tocca ai portieri. Il primo è Rulli, estremo difensore del Villareal, che segna di potenza. Arriva il turno di De Gea, che difende i pali del Manchester United: sbaglia. L'Europa League vola in Spagna. Capovolti i pronostici della vigilia, che davano gli inglesi favoriti. È il primo titolo europeo di peso per il Villarreal, squadra spagnola che proviene da Vila-real, cittadina di 50.000 abitanti sulla costa valenciana. Guidata da Unai Emery la squadra ha chiuso il campionato in settima posizione. Per il tecnico spagnolo Emery (49 anni) è la quarta vittoria in Europa League nelle cinque finali disputate (in precedenza 3 vittorie con il Siviglia, 1 sconfitta con l'Arsenal).
Dopo 120 minuti di gioco, compresi i tempi supplementari, la partita era ferma sull'1-1: è il Villarreal che la sblocca a ridosso della mezz'ora: Parejo mette in mezzo una bella palla su punizione, Gerard Moreno sfugge alla marcatura e con un tocco sotto porta batte De Gea per l'1-0. Nella ripresa il Manchester prova subito ad alzare il ritmo e al 55' trova il pareggio con il Matador Cavani: è lesto a buttarsi su una palla vagante in area, dopo un tiro di Rashford, e la sua zampata rimette la partita in equilibrio sull'1-1.
Prima del trionfo di Danzica il punto più alto nella sua storia il Villareal lo aveva raggiunto nel 2006, quando raggiunse le semifinali di Champions League: in campo schierava calciatori del calibro di Juan Román Riquelme, Marcos Senna e
Diego Forlán. L'anno dopo, nel 2007-08, arrivò seconda in Liga. Grazie al successo di Danzica il Villarreal ha posto l'Europa League nella propria bacheca di trofei, che fino a ieri era occupata solo da due coppe Intertoto.
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