Ex Juventus femminile, Ekroth al veleno: "Non potevamo parlare del caso Mayorga"

La calciatrice svedese Petronella Ekroth ha parlato della sua esperienza alla Juventus: "Succedevano delle cose strane, ad esempio non potevamo parlare del caso di stupro di CR7, mi sentivo come in prigione"

Ex Juventus femminile, Ekroth al veleno: "Non potevamo parlare del caso Mayorga"

Petronella Ekroth ha lasciato la Juventus femminile per fare ritorno in Svezia, al suo ex club, il Djurgarden. La 29enne svedese nell'ultima stagione ha giocato con il club bianconero e vinto il campionato e la Coppa Italia. L'ex giocatrice di Aik e Hammarby ha parlato della sua esperienza italiana, non troppo positiva, ai microfoni del quotidiano svedese Expressen: "Ho cercato di guardare le cose con una prospettiva più ampia, migliorando come calciatore e come essere umano. La mia visione di come trattare le persone è diversa dalla loro. Non credo che le calciatrici straniere fossero trattate come le italiane. Ci sono state situazioni in cui a volte mi sono chiesta se fossi a Candid Camera".

La Ekroth ha poi parlato del caso Mayorga che ha visto coinvolto il fuoriclasse della Juventus Cristiano Ronaldo: "Ci hanno vietato di parlarne. Siamo state zitte non lo abbiamo menzionato. L'unica cosa da fare era mantenere un basso profilo e lavorare per i valori del club. Mi sono chiusa molto in me stessa perché ho sentito che le mie opinioni non contavano. Mi è sembrato un po' come se fossi in una prigione. Non potevo davvero fare tutto ciò che volevo.

Puoi mostrare un lato della medaglia, ma c'è molto di più che rimane nascosto, quello di cui purtroppo non si può parlare o mostrare e così via. ​Sei molto limitato in tante cose. Alcune che puoi fare e altre che non vanno bene. Ho sentito come se potessi perdere un po' di me stessa. È stato difficile".

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