La F1 emigra su Sky. Dal prossimo anno. Neppure il tempo di metabolizzare la notizia e a prima vista già sembrano vacillare abitudini decennali dei teleautoappassionati. Perché nonostante l’ottimo lavoro fatto in questi ultimi anni dagli inviati Rai, il pubblico del canone è sempre stato equamente diviso fra gli appassionati duri, puri e sempre svegli e quelli della pennichella all’ora giusta subito dopo il via. Ecco, soprattutto quest’ultimo numeroso popolo già trema, perché difficilmente acquisterà la parabola per emigrare. Però si tranquillizzi, c’è un però. Ma andiamo per gradi.
Dopo la breve esperienza conclusa a fine 2009, Sky ricomincia ma in esclusiva e Hd, a partire dal 2013, contratto di tre anni più due si vocifera. La cifra? Pure questa è vociferata, circa 50 milioni di euro a stagione. Fatto sta, ora c’è chi stappa champagne, i 5 milioni o giù di lì di abbonati Sky che dopo le Olimpiadi avranno in esclusiva un altro evento di portata mondiale, e c’è chi suda freddo fra gli appassionati della rete pubblica che assistono impotenti all’esodo inarrestabile del grande sport dai canali di Stato. Si pensi ai Giochi di Londra, 200 ore sulla Rai e 2000 su Sky, si pensi alla Champions che dalla prossima stagione sarà cosa di Mediaset Premium e ancora Sky.
Però si diceva c’è un però. Perché è solo a prima vista che le tele-abitudini decennali sono a rischio. Ecclestone, rispecchiando quanto fatto in Inghilterra proprio da BSkyB e Bbc quest’anno, ha chiesto e ottenuto che una parte delle trasmissioni sia visibile a tutti. Ipotizzati in 20 i Gp acquistati da Sky (trasmessi in esclusiva anche su tablet, con Skygo, e smartphone), 11 saranno in diretta solo sulla pay-tv e in differita su una rete in chiaro che trasmetterà però in diretta anche le restanti 9 gare. Fra queste di certo Monza e, si ipotizza, il primo Gp stagionale e quello di Montecarlo. Quanto alla differita potrebbe essere di circa 3-4 ore (e per i mattutini Gp di Australia, Malesia, Cina, Giappone, Corea e India potrebbe addirittura essere positivo). Difficile che la rete in chiaro sia - come sarebbe invece logico pensare - Cielo, emanazione sul digitale terrestre di Sky Italia; molto più probabile che sia invece la stessa Rai che, fatte le debite proporzioni sulle cifre in ballo, potrebbe pagare al canale di Murdoch fra i 17 e 20 milioni per i suddetti 9 Gp più differite (nei cinque anni di esclusiva ha sborsato oltre 35 milioni a stagione).
Un accordo plausibile, questo, perché a Sky fa molto comodo ammortizzare la spesa, perché alla Rai sarebbe stato difficile spiegare che la tv di Stato nel mezzo della crisi del Paese spende 50 milioni, perché gli sponsor che investono in F1 vogliono massima visibilità e i team lo sanno e quindi anche Ecclestone, perché Oltremanica l’accordo tra la pay BSkyB e la pubblica Bbc funziona e perché artefice dell’intesa era stato proprio l’attuale ad di Sky Italia Andrea Zappia.
E soprattutto perché ieri il Cavallino l’ha detto chiaro e tondo: «La Ferrari dà il benvenuto a Sky che in passato ha sempre dimostrato un grande livello professionale. Siamo certi che le gare si potranno continuare a seguire anche sulla Rai che con la F1 ha ottenuto ascolti straordinari».- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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