Sport

F1, miracolo nel parco: Hamilton rischia la pelle nella sfida fra scorretti

Più colpevole Verstappen, la sua Red Bull vola sulla testa di Lewis salvato dall'Halo. Ritirati

F1, miracolo nel parco: Hamilton rischia la pelle nella sfida fra scorretti

Hamilton e Verstappen sono sempre più simili a Senna e Prost. Il ring è troppo piccolo per ospitarli tutti e due senza che finisca a botte. Dopo l'antipasto di Imola con la prima spallata e il crash di Silverstone ecco il big bang di Monza con Red Bull e Mercedes spiaggiate nella sabbia alla prima variante. Grazie all'Halo che ha protetto Hamilton dalla Red Bull piovutagli sulla testa, possiamo chiederci chi sia il colpevole senza versare nessuna lacrima. Lewis e Max ovviamente pensano tutti e due di avere ragione. Non si insultano, non si attaccano verbalmente, ma restano della loro idea. Ognuno crede di avere ragione. «Gli ho lasciato lo spazio all'esterno della curva uno e due, probabilmente in quel punto ha perso il controllo, ed è stato lì che mi è volato sopra la testa ha detto Lewis -. È stato un gesto opportunistico da parte sua, sapeva benissimo che ci saremmo scontrati, ma ha tenuto giù ugualmente il piede continuando a spingere. Devo ringraziare l'Halo». «Sapevamo che mi sarei trovato vicino in curva, Hamilton mi ha spinto in frenata, ho sterzato, ma mi ha spinto sempre più verso l'esterno. Non c'era più margine per fare la curva, mi ha spinto contro il cordolo ed è lì che ci siamo toccati. Un peccato, ma c'era bisogno di più collaborazione da parte sua per fare la curva. Da parte mia credo di essere stato corretto, ho cercato di affiancarlo, ma va bene così. Sono le corse e sono cose che capitano, non sono arrabbiato», ha replicato Max. Verstappen uscito dalla sua Red Bull non si è fermato a parlare con Hamilton. Non lo ha degnato neppure di uno sguardo. Ma va detto che Hamilton era ancora in macchina con il motore acceso che cercava di inserire la retromarcia per provare a ripartire.

Dove sta la verità? Cominciamo da ciò che ha innescato lo scontro ravvicinato: la colpa è stata del box Red Bull che ha allungato il pit stop di Max più del solito (hanno il record di 18, ci hanno messo 111. Max è stato in corsia box 324; Lewis 256). Senza quell'intoppo Max sarebbe probabilmente rimasto davanti Invece, all'uscita dal suo pit al 26° passaggio, Hamilton si è trovato lì di fianco la Red Bull, anzi se l'è trovata dietro all'ingresso della prima variante. Ha tenuto giù il piede. Quella posizione poteva valere il mondiale in fin dei conti. Max non ha fatto sconti. Ha tenuto giù il piede anche lui. Solo che era all'esterno e proprio non poteva passarci. La colpa non può che essere maggiormente sua. Non siamo ad un 100 a zero, ma almeno a un 70%-30%. Ha alzato troppo il livello dello scontro e quando è saltato sul cordolo ha perduto il controllo della sua Red Bull volando addirittura sulla Mercedes; e infatti la Fia l'ha punito retrocedendolo di tre posti al prossimo Gp. Senza Halo non saremmo qui a cercare solo un colpevole.

Le immagini dell'incidente sono il miglior spot per la sicurezza della Formula 1 di oggi, ma anche l'immagine di copertina di un mondiale che molto probabilmente vedrà altre puntate di questo duello che comincia ad assomigliare sempre più ad un match di boxe, quella vera, dei grandi pesi massimi.

Commenti