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Il fantasma James tarpa le ali a Milano

Il Fenerbahce rimaneggiato banchetta al Forum: play off lontanissimi

Armani e i suoi fantasmi in quella che doveva essere la pastorale di Eurolega. Disastro, sconfitta 90-104 contro il Fenerbahce, la prima della classe che aveva lasciato a Istanbul tre uomini del quintetto base. Il regalo di Fernandez all'ultimo secondo che ha fatto cadere il Panathinaikos in casa contro il Real non è servito a nulla.

Milano sbiadita, stranita, sperduta. Cominciando dal suo giocatore calamita, un Mike James intrappolato dalle difese di Obradovic, ma forse anche da se stesso, 8 punticini, un solo canestro su azione. Sembrava un personaggio Marvel attirato dagli uomini ragno del grande allenatore dei turchi che ora è sicuro del primo posto nei play off che per Milano saranno miraggio se non batterà l'Efes a Istanbul.

Notte deludente per i 10mila del Forum, pieno di ospiti illustri, partita che fotografa il malessere dell'Armani alla quinta sconfitta consecutiva, toreata dal vecchio Dixon che adesso si chiama Alì, 23 punti, 18 dei quali nei primi 20'. Spezzata in due da Kalinic (22 punti), resa impotente da una bella difesa che ha spento tutto l'attacco di Milano a parte Jerrels (20) e, soprattutto, l'ex Nunnally che davanti al suo vecchio allenatore ha fatto il massimo: 26 punti con 12 su 13 nei liberi, unico settore dove Milano ha vendemmiato (28 su 33) ma senza guadagnarsi almeno il purgatorio in una partita vissuta sempre all'inferno, sempre inseguendo (17-22, 42-52, 68-73) anche negli attimi in cui si è avvicinata a 3 punti (70-73) salvo poi arrendersi nel parziale di 10-0 subito all'inizio dell'ultimo quarto.

Metamorfosi di uno squadrone che sembra aver perso fiducia in tutto quello che fa, un gruppo mai squadra, svuotato al centro dalla serataccia e dai falli di Tarzewski, non risollevato da Micov (15) o da un Brooks che vaga sperduto cercando compagni che si nascondono: 16 palle perse, pochissimi assist. Tutto il contrario del Fenerbahce senza il suo totem Vesely, il regista titolare Sloukas, senza Lauvergne. Sembrava la partita giusta per alzare le vele e presentarsi all'Europa. Niente.

Una delusione anche per un pubblico fedele e paziente che a 4' dalla fine (78-94), ha cominciato ad andarsene deluso e stupito di non aver mai trovato nella notte il James che si era messo addosso il lenzuolo del fantasma in un'opera incompiuta, per la prima volta sotto i 10 punti, per l'ennesima volta un capo giocatore che sembra non avere un dialogo costruttivo con una squadra nata per attaccare, ma sempre troppo morbida in difesa.

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