Dalla Divina al Razzo. Cinque anni dopo l'ultimo trionfo iridato nella vasca da 25 metri, ossia quello di Federica Pellegrini nella città canadese di Windsor, un italiano torna a laurearsi campione del mondo. Si chiama Alberto Razzetti, per tutti il Razzo delle piscine, e all'Etihad Arena di Abu Dhabi sfodera una prestazione monumentale nei 200 farfalla, vincendo l'oro e polverizzando il primato italiano. Una gara controllata per metà, poi Razzetti mette il turbo, lui che è un grande appassionato delle due ruote, annichilendo la concorrenza, tra questi Chad LeClos, il sudafricano campione olimpico che a Londra 2012 spodestò Michael Phelps e ieri terzo. «Non so cosa dire, non me l'aspettavo, né il tempo né arrivare primo. È bellissimo - commenta il 22enne ligure delle Fiamme Gialle, al secondo oro della carriera dopo quello europeo vinto a Kazan -. Sono emozionato. Essere campione del mondo, suona bene, devo ancora realizzarlo. Vado che devo fare i 200 misti... Certo, questo risultato mi galvanizzerà». Detto, fatto. Più tardi, infatti, il talento da Sestri Levante, che si allena a Livorno con coach Stefano Franceschi, dopo aver ascoltato l'inno di Mameli, si tuffa pure nella finale dei 200 misti e acciuffa una meravigliosa medaglia di bronzo, con tanto di primato nazionale. È stremato, ma felicissimo. «Direi che per oggi posso essere soddisfattoDopo l'oro nei 200 farfalla ero gasato. Battere LeClos? Fino a qualche anno fa lo guardavo in tv vincere i mondiali. Adesso vinco io. Pazzesco». Alberto Razzetti diventa così il quinto italiano della storia a conquistare un oro mondiale individuale in vasca corta: in precedenza, c'erano riusciti solo Fabio Scozzoli e Ilaria Bianchi (2012), Gregorio Paltrinieri (2014) e Federica Pellegrini (2016). Ora tocca a Razzetti, in buona compagnia... «È bello essere insieme a questi nomi che hanno fatto la storia del nuoto italiano. Ma - rilancia - non deve essere un punto di arrivo».
Arrivo che purtroppo dice male ai ragazzi della 4x100 stile, a cui sfugge il titolo iridato (andato alla Russia) per un solo decimo. Non basta il primato nazionale al quartetto composto da Alessandro Miressi, Thomas Ceccon, Leonardo Deplano e Lorenzo Zazzeri, ma è comunque un argento pesante che conferma il risultato di Tokyo 2020.
Nelle altre finali, c'è il quarto posto di Marco De Tullio (400 sl) e il sesto di Ilaria Cusinato (400
misti). Cade anche il primo record mondiale: e nella gara che è stata di Federica Pellegrini. I 200 sl salutano la nuova padrona iridata Siobhan Haughey da Hong Kong. Oggi su Rai Sport (ore 15) si assegnano ancora medaglie.
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