Federica Pellegrini ha masticato amaro ieri sera nella finale dei 200 metri stile libero agli Europei in vasca corta che si stanno dispuntando a Glasgow, in Scozia. La 31enne di Mirano è stata infatti beffata sul più bello dalla nuotatrice inglese Freya Anderson che nella giornata di venerdì si era presa l'oro nei 100 metri stile lbero. La Divina era la grande favorita per la vittoria finale e dopo aver superato nell'ultima vasca la sua grande rivale Femke Heemskerk ha dovuto poi incassare il sorpasso dell'ultimo secondo dalla 18enne di Birkenhead che ha beffato Federica di 11 centesimi.
Il suo 1:52.88 non è servito a vincere l'ennesimo oro della sua strepitosa carriera con la classe 2001 che ha fatto valere una maggior freschezza atletica con i 13 anni di differenza che si sono avvertiti e non poco. L'altra italiana in gara, Margherita Panziera ha chiuso all'ottavo e ultimo posto con il tempo di 1:55.49, a quasi tre secondi dalla Pellegrini. Per la fuoriclasse veneta quella di ieri sera è la sedicesima medaglia agli Europei in vasca corta, il terzo argento contro sette ori e sei bronzi a corredo di una carriera ricca di successi e soddisfazioni.
La gara di ieri, però, ha lasciato un po' l'amaro in bocca alla Divina che era quasi sicura di conquistare la medaglia d'oro nonostante non fosse stata bene prima della gara: "Oggi non sono stata neanche bene, ho vomitato prima della gara. Però non è una scusa va bene così. Adesso bisogna mettersi sotto testa bassa e lavorare, ed è sicuramente quello che faremo a gennaio", queste le parole di Federica a caldo poco dopo aver conquistato la medaglia d'argento.
L'atleta azzurra ha comunque dimostrato di essere contenta del secondo posto ottenuto dietro ad una rivale comunque più giovane di 13 anni: "Sono contenta per la medaglia, il tempo va benissimo per adesso. Sicuramente non posso neanche pretendere di venire qui e nuotare 1'51" perché non mi sono allenata molto in questa prima parte di stagione".
Federica ha ammesso di non aver notato come la Anderson fosse molto vicina a lei nell'ultima e decisiva vasca: "Non l'avevo proprio vista, una volta superata Heemskerk onestamente non riuscivo a vedere. Va benissimo così, un decimo non mi cambia la vita. È un peccato, se l'avessi avuta più vicina l'avrei vista un po' meglio, di sicuro a lei ha fatto comodo essere lì".
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