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Ferrari, Sainz avverte Leclerc: "Non sono la seconda guida di nessuno"

Il pilota spagnolo non vede l'ora di iniziare la sua avventura in Ferrari e manda un chiaro messaggio al prossimo compagno Leclerc: "Non ho firmato un contratto dove c'è scritto che dovrò fare il secondo pilota"

Ferrari, Sainz avverte Leclerc: "Non sono la seconda guida di nessuno"

Carlos Sainz Junior sta già scaldando i motori in vista del 2021 quando avrà l'onore di sedersi sulla Ferrari. Il 25enne spagnolo di Madrid non vede l'ora di iniziare la sua nuova avventura con la casa di Maranello e ai microfoni di Radio Marca ha già mandato un forte segnale al suo prossimo compagno di squadra Charles Leclerc: "Non ho firmato niente che mi stabilisca nella posizione di seconda guida. Nel mio contratto, come in tutti quelli che ho sottoscritto, c'è scritto che il team sta al di sopra del pilota, però non c'è nulla a proposito di 'secondo' o appoggio a qualcun altro. Ciò che so è che darò tutto per la Ferrari. Ripeto, non ho guardato se ci fosse una postilla per avere uno sconto per l'acquisto di una Ferrari. Vedremo, ne parleremo quando sarò a Maranello".

La rivalità che scotta

La scorsa stagione Charles Leclerc e Sebastian Vettel diedero vita ad un finale di stagione incandescente ma poco simpatico con una serie di scorrettezze reciproche che hanno anche portato a un incredibile contatto durante il gran premio del Brasile. Queste parole di Sainz suonano come un monito ben preciso al collega Leclerc: "Alla Ferrari darò tutto ciò che ho per tentare di vincere e per me è uguale il colore della vettura, nel senso che tratto ogni mio collega allo stesso modo e per me sono tutti dei rivali. Se poi ci sarà una situazione complicata, state sicuri che prenderò la decisione giusta".

Sainz, però, è concentrato su questa di stagione che partirà molto tardi per via della pandemia da coronavirus e che lo vedrà impegnato con la sua McLaren: "Manca solo un mese e io non vedo l'ora. Ho un tale desiderio di gareggiare che mi è venuta voglia di stare sul simulatore, cosa che di solito non mi piace. Quindi immaginate quanto mi vada di tornare a competere. Voglio andare in Austria prepararmi alla gara e sentire la pressione che aumenta. Se lo fai da una vita, poi ne senti la mancanza. Certo sarà strano un gp senza pubblico, però quando saremo dentro la vettura non ne avvertiremo l'assenza".

Cosa succederà in caso di contagio?

L'ad della Formula Uno Chase Carey, all'indomani della presentazione delle prime otto gare di questo tormentato 2020, ha spiegato cosa succederà in caso di contagio di un pilota o di qualche membro dello staff: "Avremo una procedura che nel caso di un'infezione non ci porterà alla cancellazione. Se un pilota risulta contagiato, i team hanno disponibili i sostituti". Carey ha poi continuato: "Resto comunque fiducioso che i rigorosi protocolli messi in atto nel circus per ridurre al minimo il rischio con il coronavirus si dimostreranno sufficienti a dissipare le preoccupazioni. Esistono linee guida, contenute in 80-90 pagine".

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