"Finiamo il lavoro e addio" Kessie e Perisic pronti per il galà scudetto

Con la Dea miglior gara del '22 per l'ivoriano. Il croato il più continuo dei suoi nella stagione

"Finiamo il lavoro e addio" Kessie e Perisic  pronti per il galà scudetto

Milano - Contro l'Atalanta, Frank Kessie ha giocato la più bella partita del suo 2022. In realtà è quasi un mese che l'ivoriano, promessosi al Barcellona ancora prima che i regolamenti glielo consentissero, ha ricominciato a essere produttivo nei meccanismi di Pioli. Molto probabilmente da quando la notizia del suo trasferimento è diventata ufficiale, sbloccandolo probabilmente di un peso psicologico che non è stato semplice da gestire. Per mesi, infatti, Kessie è stato oggetto dei fischi di San Siro, se non anche di una contestazione vera e propria: troppo fresche le ferite per gli addii di Donnarumma e Calhanoglu, perché i tifosi potessero perdonargli il «tradimento». Anche per lui è sostanzialmente solo una questione di soldi: Maldini gli ha offerto il rinnovo oltre un anno fa, ma senza assecondare le richieste del giocatore e del suo agente, che chiedevano i 6 milioni netti (più le commissioni) poi trovati a Barcellona.

Non è invece ancora ufficiale, ma praticamente certo, un altro addio importante tra i protagonisti della volata scudetto. Ivan Perisic, forse l'interista più continuo dell'intera stagione, a Coppa Italia appena vinta si è scagliato amaramente contro il club, che ha aspettato la fine dell'annata per sottoporgli il rinnovo del contratto, in scadenza il 30 giugno. Il problema è che anche Perisic chiede 6 milioni d'ingaggio e quelli l'Inter non vuole proprio darglieli, fermandosi a 4/4,5 per due anni. Uno scoglio sormontabile se di mezzo non ci fossero le offerte di altre squadre, pronte a soddisfare i desideri del croato, proprio perché la stagione ne ha confermato l'ancora altissimo livello di rendimento, nonostante la carta d'identità dica 33 anni. Andasse al Chelsea, come sembrava la scorsa settimana, l'amarezza dei tifosi sarebbe certamente più facile da metabolizzare rispetto a quello che invece ora appare come la destinazione più probabile di Perisic, ovvero la Juventus. E lì, quelli che rimproverano a Marotta di non accontentarlo una minoranza in realtà cambierebbero rapidamente idea, vivendo l'eventuale passaggio in bianconero del beniamino di oggi, come un vero «tradimento».

Resta che Kessie e Perisic stanno chiudendo il campionato alla grande, facendo in modo di farsi rimpiangere dai tifosi di oggi e caricando di ottimismo quelli di domani. Pioli ha sempre dato fiducia all'ivoriano, anche nelle settimane più difficili e dopo le partite più brutte. Il finale di Kessie è indice di grande professionalità, alimentata anche dalla possibilità di centrare il primo grande traguardo della carriera, all'ultima occasione in Italia. I tifosi hanno capito e hanno smesso di fischiarlo.

In casa Inter, anche Handanovic non ha ancora firmato il rinnovo di contratto.

Anche con lui, l'Inter non ha avuto fretta, ma per il capitano non sembra essere un problema: la concorrenza con Onana gli vale da stimolo per la prossima stagione e da lunedì in avanti è pronto a firmare l'ultimo contratto della carriera. Ma ovviamente alle giuste condizioni e non a tutti i costi. Del resto, il rendimento dimostra che non si può pensare di prenderlo in saldo.

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