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Finisce l'era del Dottore

Valentino Rossi si ritirerà al termine della stagione e a 42 anni suonati: "È un momento triste, è difficile dire che non correrò con una motocicletta. Ora la mia vita cambierà da un certo punto di vista"

Finita l'era del Dottore: Rossi lascia

Prima o poi doveva accadere ma non si è mai abituati a notizie del genere, sportivamente parlando, soprattutto se pronunciate da un fuoriclasse del calibro di Valentino Rossi: "Come ho detto nel corso della stagione, prendo la decisione per l'anno prossimo dopo la pausa estiva. Ho deciso di fermarmi a fine stagione. Purtroppo questa sarà l'ultima mezza stagione da pilota MotoGP", queste le parole choc pronunciate dal Dottore durante la conferenza stampa a Spielberg, al Red Bull Ring, dove si correrà il prossimo gran premio di motogp.

Addio agrodolce

Il Dottore ha spiegato come questo sia un momento triste e complicato per lui: "E' un momento triste, è difficile dire che non correrò con una motocicletta. "Ho preso la decisione nel corso della stagione. Nella pausa estiva ho fatto la scelta definitiva. Volevo continuare, ma bisognava capire se ero abbastanza veloce e i risultati sono stati al di sotto delle aspettative, così gara dopo gara ho iniziato a riflettere. L'ho fatto per 30 anni ora la mia vita cambierà da un certo punto di vista. A ogni modo è stato grandioso, mi sono divertito tantissimo. Cosa c'è nel mio futuro? Sono un pilota e io adoro correre con le macchine, poco meno di quanto mi piace correre con le moto quindi penso che correrò con le macchine ma nulla è ancora deciso e avrò tempo per pensarci".

Predestinato

Valentino Rossi rimarrà per sempre nella storia del motociclismo e sarà ricordato come uno dei più forti, se non il più forte, nella storia di questo sport. Il 42enne di Tavullia ha deciso di dire addio alle corse al termine di una scelta ponderata dopo le tante difficoltà degli ultimi anni con l'ultima gara vinta nel lontano 2017 sulla pista di Assen, in Olanda. Troppo poco per un fuoriclasse capace di vincere ben nove titoli mondiali, 7 tra 500 e motogp, uno in 125 a soli 18 anni e uno in 250.

Numeri da record

I numeri di Valentino sono sempre stati impressionanti ma negli ultimi anni erano diventati solo un lontano ricordo: 9 titoli mondiali conquistati in 13 anni tra il 1997, anno della sua prima affermazione, e il 2009 anno in cui mise in bacheca il suo ultimo titolo iridato, con in mezzo tre secondi posti e un terzo posto. Tra il 2010 e il 2021 il lento e graduale declino soprattutto per merito degli avversari con un Marc Marquez capace di arrivare a soli 28 anni a quota otto titoli iridati, meno uno dal Dottore.

423 gare disputate, 115 affermazioni, 235 podi, 6330 punti ottenuti, 65 pole position e ben 96 giri veloci: questo il bottino invidiabile del fenomeno di Tavullia che ha ispirato tantissimi giovani piloti che hanno poi intrapreso la carriera. Rossi è ancora uno dei più amati nel circus e i suoi fan saranno ora tristi per questa notizia che ha lasciato tutti di sale ma che prima o poi doveva arrivare.

Il lento declino

Terzo, settimo, sesto, quarto: questo il suo bilancio in motogp tra il 2010 e il 2013, addirittura tre amari secondi posti tra il 2014 e il 2016. Da questo momento la carriera del campione di Tavullia è stato un continuo declino con un quinto, un terzo e un settimo posto e il deludente 15esimo posto nel 2020: peggior risultato di sempre. Quest'anno, poi, in nove gare ben tre ritiri, un decimo, un undicesimo, un dodicesimo, un quattordicesimo, un sedicesimo e un diciassettesimo posto. Troppo poco per un campionissimo che ultimamente ha sempre visto gli altri trionfare con pochissimi podi, una sola vittoria nel 2017 ad Assen e tante delusioni. Troppo per un fuoriclasse assoluto che avrebbe meritato di mettere in bacheca il decimo titolo mondiale per quanto fatto vedere in carriera.

Il futuro

Valentino Rossi ha deciso di dire basta con le moto e si dedicherà ora alle quattro ruote: "Adoro correre con le macchine, penso che farò questo dall'anno prossimo, ma dobbiamo ancora definire questa decisione. Mi sento un pilota e penso lo resterò per tutta la vita. Due anni fa non ero ancora pronto a ritirarmi, dovevo provarle tutte. Ora sono in pace con me stesso. Questo è il momento giusto".

Il ringraziamento

Rossi ha poi voluto mandare un messaggio ai suoi tifosi: "Innanzitutto devo dire ai miei fan che ho dato tutto per tanto, tanto tempo, ho sempre cercato di dare il massimo per restare al top. E' stato un lungo viaggio insieme. Ho incredibile sostegno da ogni parte del mondo, a volte è difficile da comprendere anche per me... Ci siamo divertiti insieme". Rossi ha deciso di dire basta senza rimpianti anche senza il decimo titolo mondiale messo in bacheca: "Non ho rimpianti. Correre con Ducati è stato difficile, ma è stata comunque una grande sfida. Pilota italiano su moto italiano, se fossimo riusciti a vincere sarebbe qualcosa di storico. Decimo titolo? Sono un po' triste di non avere vinto il decimo campionato ma specialmente perchè penso lo meritassi per il mio livello e la mia velocità. Ma va bene così, penso di potermi non lamentare della mia carriera".

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