L'ironica battuta di Guardiola qualche giorno fa («se non dovessi battere il Real in Champions, la mia dirigenza potrebbe venirmi a dire: "sei licenziato"») ha rivelato un nervo scoperto del tecnico catalano. Che, dopo Barcellona, ha collezionato titoli ma ha perso di vista la coppa dalla grandi orecchie. Il tutto in una piazza che dopo anni di regno di Sir Alex Ferguson a Manchester si aspettava che dall'altra parte dell'Irwell si facesse lo stesso. E così sono state tante le spese per portarsi a casa l'ambito trofeo (ultimi colpi dell'estate Rodri e Cancelo, costati circa 135 milioni in due). Ora che il City sarà escluso dalle competizioni Uefa, Guardiola finirà comunque sul mercato. A dispetto del contratto in scadenza nel giugno 2021. Lo sogna la Juve, ingabbiata però proprio da quel Fair play finanziario costato caro al club di proprietà dello sceicco Mansour. Lo sognano in tanti in Europa, specie se in estate partirà il domino allenatori che riguarderà anche Zidane e l'Allegri rimasto quest'anno in «panchina».
Ma Guardiola, il cui ultimo contratto era di 20 milioni di sterline l'anno, è solo uno dei pezzi pregiati che hanno la valigia in mano. Aguero, entrato nella storia della Premier League come migliore marcatore straniero di sempre, ha il contratto in scadenza e a 31 anni potrebbe tornare in Argentina. Secondo i bene informati, il club non farà pressioni sul contratto («deciderà lui»). E anche il 34enne David Silva chiuderà a giugno direzione Major League americana.
Poi il resto della rosa: dal De Bruyne dallo stipendio monstre di 18 milioni a stagione, agli esperti Sterling (9), Gundogan e Mahrez (oltre 6) e ai giovani Sané e Gariel Jesus (quasi 5). Un capitale tecnico di grande qualità ma non esattamente «economico».
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.