Inter, il Barça trema

I blaugrana già attaccano l'arbitro Marciniak e gli uomini al Var. Per Inzaghi incognita Lautaro. Flick fa i conti con la stanchezza

Inter, il Barça trema
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Provare a giocarsela, per non avere rimpianti. In fin dei conti, la partita di domani non dovrebbe essere troppo differente da quella del Montjuic. Il Barcellona attaccherà, perché soprattutto quello gli ha insegnato Flick. «Noi cercheremo di tenere il pallone il più possibile, perché è il metodo migliore per depotenziare il loro talento», ha anticipato Farris, il vice Inzaghi, dopo la facile vittoria col Verona. Possesso, palleggio e poi tante ripartenze, provando a intercettare nuovamente i difetti dei rivali. Inzaghi ha vinto la partita a scacchi dell'andata, resta da capire se nel ritorno Flick attuerà qualche e quali contromosse. Di diverso, ci sarà sicuramente lo scenario, e qui tocca al popolo dell'Inter fare sì che la differenza sia evidente rispetto a Barcellona. San Siro può aiutare, perché è uno di quegli stadi che sa incutere timore.

A Barcellona non sono per nulla tranquilli e la stampa catalana ha montato una polemica sulla designazione dell'arbitro polacco Marciniak e dei due addetti al Var, che in Italia forse nemmeno una fanzine, o forse solo quella. Marciniak, arbitro della finale Mondiale '22 e della finale Champions '23 City-Inter, oltreché di altre mille partite importanti, è accusato di essere madridista e perciò pericoloso. Gli uomini Var, gli olandesi Dennis Higler e Pol Van Boekel, invece sono gli stessi che nell'ottobre 2022, nell'1-0 di San Siro dell'Inter proprio contro il Barcellona, non intervennero su un fallo di mano di Dumfries in area nerazzurra. E qui, francamente, ci sorprenderemmo anche noi.

Barça e Inter escono dal turno di campionato in modo differente anche se vincente per entrambe. Flick ha faticato più del previsto per battere il Valladolid, ultimo in classifica e già retrocesso, ma è probabile che le energie utilizzate e l'impiego di qualche titolare in più del previsto (Lamine e Rafinha su tutti) gli vengano rese con gl'interessi da una classifica in Liga sempre più che positiva, +4 sul Madrid, a 4 turni dalla fine. Non è ancora fatta, ma potrebbe esserlo già domenica, quando Ancelotti giocherà proprio al Montjuic l'ultimo Clasico della carriera. Barça stanco, ma felice. E anche questo conta.

L'Inter è di certo più riposata, ma resta sotto stress, perché a 3 giornate dalla fine e con 3 punti svantaggio dal Napoli capolista, l'ipotesi o Champions o niente è sempre più concreta. Non è ancora tempo di bilanci, perché la riga si tira a stagione finita, ma Inzaghi per primo sa che gli applausi di oggi potrebbero diventare fischi domani. Intanto, se la gioca.

Per lui, la buona notizia è che Pavard è tornato ad allenarsi almeno parzialmente con il gruppo. Resta la grande incognita Lautaro, che sta meglio e vorrebbe esserci, però quando di mezzo ci sono i muscoli, oltre un certo margine di rischio non si può andare. Vedranno oggi, decideranno domani.

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