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I criticati: da Montolivo ad Abbiati, Abate e Cerci La loro difesa: gambe ko per gli allenamenti duri

nostro inviato a Monza

Bernie Ecclestone non fa sconti alla storia. Monza ci sarà anche da sempre in Formula 1, ma al boss del circus poco o nulla importa. Servono 25 mln di euro per conservare il Gp nel Parco anche dopo il 2016. Una doccia che più gelata non si può. La distanza tra le parti è una voragine: «Siamo lontani? Loro sono molto lontani», taglia corto Ecclestone per il quale ormai le parole stanno a zero. Vuole 25 milioni di fatti. Nell'incontro di ieri con gli organizzatori monzesi le cifre che hanno ballato sono le solite: 15 mln offerti dall'ente che gestisce l'autodromo, ai quali se ne aggiungerebbero altri due perché la Sias, la società che gestisce l'autodromo, sosterrebbe che gli interventi della Regione, i 70 milioni in dieci anni della defiscalizzazione, permetterebbero un ritorno economico quantificabile appunto in due milioni. Comunque non sufficiente per uno come Bernie che bada al sodo. Anche se Ecclestone precisa che «ci sono anche problemi diversi». Leggasi lo spazio delle hospitality e lo sfruttamento degli sponsor. E proprio prima di accendere i motori nel parco il patron aveva detto: «Improbabile un accordo? Al momento direi di sì, sulla base del fatto che non vogliono pagare. Il prezzo che chiediamo è lo stesso che pagano gli altri organizzatori europei: non sono in grado di chiudere, probabilmente per diverse ragioni». Tenendo il coltello dalla parte del manico: «Il fatto è che noi abbiamo qualcosa da vendere, devono decidere se sono interessati a comprarlo». È però stato un incontro definito «positivo» da Andrea Dell'Orto, presidente della Sias: «Abbiamo fatto una proposta importante ed Ecclestone ha apprezzato». Quindi sui soldi rivela che «serve, per chiudere il gap, anche un supporto esterno, e parlo della Regione che sicuramente sta facendo la sua parte, ma probabilmente non basterà e ci vorrà anche il Governo o altre fonti. Non c'è panico, né fretta, la negoziazione è in corso». E domenica arriva Renzi i cui margini di manovra sono tutti da verificare.

Rema a favore dell'accordo anche Luca di Montezemolo: «Ne ho parlato anche con Ecclestone due giorni fa. Non ci può essere una F1 senza Monza. Detto questo Monza deve fare quello che è necessario. Ma vedrete che non ci saranno problemi». E Arrivabene: «È l'essenza della F1». Però il team principal della Ferrari smarca la scuderia dalla trattativa: «Negoziare con Bernie non è compito nostro».

Vero, ma ci sono tanti modi per essere utili. Tipo una vittoria domani. Il venerdì dice che è cosa molto difficile. Volano le Mercedes con il super motore, sul quale hanno puntato tutti i sette gli ultimi gettoni.

Vettel, primo degli inseguitori, è lontano un secondo e mezzo al mattino, sette decimi al pomeriggio sono un'enormità nel Parco.

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