I Galletti hanno voglia di regolare i conti

Basta il pari ma gli sfottò del ct danese... Deschamps: «I giocatori non scordano»

Domenico Latagliata

Un punticino per uno non fa male a nessuno. Di sicuro non a Francia e Danimarca, impegnate oggi (ore 16) nell'ultimo turno del girone C: sei punti in classifica per i francesi già qualificati agli ottavi, quattro per i danesi cui basterebbe un pareggio per non farsi raggiungere dall'Australia, impegnata a sua volta contro il già eliminato Perù. Questo è lo scenario di partenza, dopo di che nessuno può predire il futuro né sapere se per esempio il possibile incrocio nel turno successivo con l'Argentina (sempre che Messi e compagni riescano ad acciuffare per i capelli il secondo posto nel girone) condizionerà o meno l'atteggiamento dei giocatori. Si vedrà, ecco. La Francia intanto medita sull'opportunità di far riposare Mbappé, il quale peraltro potrebbe anche lasciare Parigi e il Psg dopo avere ballato un solo inverno: lo vogliono tutti - le due squadre di Manchester e il Real Madrid, per gradire - ma intanto è in Russia che deve fare bella mostra di sé, lui che è il simbolo della meglio gioventù transalpina. Chiamata ad avvicinarsi il più possibile alla vittoria finale, sognando il bis iridato dopo il trionfo del 1998: in quell'estate Mbappé non era ancora nato (è di dicembre) e pare che lui per primo sia un po' scocciato dal sentirsi sempre al centro dell'attenzione, con tanto di critiche ritenute esagerate. «Vogliamo il primo posto nel girone così il ct Deschamps ma dobbiamo considerare anche la situazione dei singoli e quella dei cartellini gialli (diffidati Tolisso, Pogba e Matuidi, ndr). È l'ultima occasione in cui posso gestire i giocatori: due risultati su tre ci vanno bene, ma di sicuro non dirò alla squadra di accontentarsi». Più o meno quello che sostengono tutti, salvo poi essere smentiti dai fatti.

Dall'altro lato ci sarà la Danimarca del biondino Christian Eriksen, mezzo fenomeno del Tottenham e centrocampista con il vizietto del gol: in nazionale ha segnato 17 reti nelle ultime venti presenze, ruolino di marcia degno di CR7. Lui giocherà di sicuro, perché i biancorossi non possono scherzare.

E, anzi, rischiano anche di avere fatto innervosire i francesi con troppo anticipo, visto che un mese fa il loro ct Hareide aveva definito i Bleus «per nulla speciali. Pogba? Contro il Manchester City aveva i capelli bianchi e blu, magari contro di noi se li farà rossi e bianchi: pensa solo alla sua acconciatura?». «I giocatori ricordano tutto», ha puntualizzato ieri Deschamps.

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