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I pattinatori simbolo della Nord Corea conquistano storico bronzo ai Four Continents

Ryom e Kim ottengono il miglior risultato di sempre a due settimane dall’avvio delle Olimpiadi

I pattinatori simbolo della Nord Corea conquistano storico bronzo ai Four Continents

Si presentano alle Olimpiadi con un nuovo record personale, 184,98 punti e soprattutto con una storica medaglia di bronzo conquistata nell’ultima competizione internazionale prima dei Giochi. La coppia nordcoreana del pattinaggio artistico formata da Ryom Tae-ok e Kim Ju-sik prosegue la corsa verso PyeongChang nonostante stia vacillando ogni giorno il miracolo sportivo che potrebbero incarnare: la sfilata congiunta delle due Coree all’inaugurazione del 9 febbraio è ora messa a repentaglio dalla parata militare che la Nord Corea ha in programma di realizzare il giorno precedente a Pyongyang. Ma la notizia arriva dopo che si è appena conclusa in modo positivo la trasferta di delegati nordcoreani a Seul.

Al di là degli avvicinamenti altalenanti e schizofrenici tra le due Coree, a meno di due settimane dall’avvio dei Giochi Ryom e Kim dimostrano di non essere soltanto una coppia immagine, ma di proporsi come competitori di livello nella categoria delle coppie di artistico su ghiaccio con una cresciuta bagaglio tecnico. L’inaspettato terzo posto è arrivato nel torneo dei Paesi extra europei, i Four Continents, che si è appena concluso a Taipei, competizione a cui non hanno dunque partecipato gli atleti reduci dagli Europei di Mosca, tra i quali gli italiani. Quarti dopo il programma corto, i nordcoreani hanno scalzato una posizione nel “lungo” nonostante una caduta di Ryom. Ai primi due posti, le due coppie americane formate da Kayne-O’Shea e Cain-Leduc.

I migliori piazzamenti in trofei internazionale per Ryom e Kim, rispettivamente 18 e 25 anni, erano stati finora l’oro agli Asian Open e il bronzo ai Giochi Asiatici dello scorso anno. Tra le donne, dominio a Taipei delle giapponesi, che hanno occupato i primi tre posti della classifica: Miyahara, Sakamoto e Mihara. Proprio la gara femminile si annuncia come la più contesa ai Giochi Olimpici.

I ponteggi delle tre giapponesi al momento non sembrano insidiare le imbattibili russe Evgenia Medvedeva e Alina Zagitova, ma Miyahara è sembrata in crescita dopo un anno di stop per infortunio e potrebbe inserirsi nella sfida tra le migliori con la nostra Carolina Kostner, le canadesi e le americane.

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