
Le linee guida del nuovo Milan sono state scolpite ieri mattina. Sono semplici, declinate in modo trasparente e puntano a ridisegnare l'obiettivo principale del club che è "vincere trofei", parole di Giorgio Furlani, l'ad seduto al fianco di Igli Tare, nuovo ds al lavoro da un mese negli uffici di casa Milan. La prima, forse la più importante, è la seguente: "Non c'è bisogno di una rivoluzione della rosa". Segno che si eredita un gruppo competitivo, bisogna colmare le lacune ed esaltarne i pregi. La seconda segue a ruota: "Tutte le risorse economiche provenienti dalle cessioni saranno reinvestite". È già successo puntualmente con Tonali (con quei soldi arrivarono Reijnders e Pulisic tra gli altri). La terza, infine: "I nostri due primi acquisti sono stati Tare e Allegri, lavorano con Zlatan e Moncada". Dalle parole ai fatti, e qui il compito spetta a Tare, milanista nel destino (tifoso da ragazzo, 2 gol al debutto in serie A col Brescia contro il Milan) che ha la capacità di parlare chiaro, segno distintivo delle idee che devono scandire il nuovo corso. Il primo passo è già stato fatto, accordo con Luka Modric.
"Il suo arrivo colma un deficit di leadership, è un punto di riferimento oltre che un modello dentro e fuori dal campo, poi ci saranno altri giovani" la spiegazione del ds che smantella la narrazione dell'istant team per definire invece il mix giusto tra esperienza e gioventù. Le priorità del Milan stabilite con Max Allegri ("con lui parliamo tutti i giorni") sono un sistema di gioco (4-3-3) che si articola su un centrocampo "capace di aumentare la qualità del gioco". Qui a Modric seguiranno altri interventi.
Come tutte le costruzioni calcistiche resistono due pilastri del prossimo Milan: uno è Maignan, l'altro è Leao. "Il portiere rappresenta un punto di riferimento" l'annuncio di Tare. Che poi aggiunge su Leao: "Io e Allegri lo abbiamo incontrato, ci ha fatto una grande sorpresa scoprire il suo interesse per il piano tecnico. È un campione vero, è fondamentale nel nostro progetto". La conferma di Maignan prelude a un rinnovo contrattuale, al pari di Pulisic che - qui è intervenuto Furlani - "è stato uno dei più produttivi della scorsa stagione, al momento opportuno verrà il rinnovo". Tessera dopo tessera, è possibile completare il puzzle milanista senza entrare nel dettaglio delle trattative imbastite e quelle attribuite dai social e dai procuratori (no Ricci, no Vlahovic, no Kean). In difesa, appena esce qualcuno, c'è l'obiettivo di chiarato di puntare su due nuovi profili di terzini e in particolare sul talento di Leoni (Parma), seguito anche durante gli allenamenti da Allegri in occasione delle sue visite all'amico Cherubini, ad del Parma. Il sostituto di Reijnders? "Loftus Cheek del quale dovremo curare la preparazione fisica per evitare infortuni" la risposta del ds. E in materia di centravanti le caratteristiche sono definite.
"Gimenez è un ottimo calciatore, l'altro centravanti dev'essere diverso, da area di rigore, tipo Giroud per intendersi" l'identikit offerto per togliere ogni accostamento fuori luogo.Deciso già il destino di Francesco Camarda, ceduto al Lecce (perché Di Francesco lo faccia giocare e lo migliori) in prestito con diritto di riscatto e contro-diritto del Milan.