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I tifosi della Dinamo Zagabria verso il Meazza con i fumogeni

Circa 3.000 tifosi della Dinamo Zagabria si stanno dirigendo verso lo stadio Meazza, dove andrà in scena la sfida contro l'Atalanta, con tanto di fumogeni e inneggiando alla propria squadra. Scontri all'esterno dello stadio: 12 feriti e daspo ad alcuni supporter croati

I tifosi della Dinamo Zagabria verso il Meazza con i fumogeni

L'Atalanta di Gian Piero Gasperini vuole la sua prima vittoria in Champions League e oggi contro la Dinamo Zagabria cercherà di prendersi la rivincita di quel bruciante 4-0 maturato nella sfida d'andata, all'esordio per i nerazzurri nella competizione regina per i club. La Dea è in teoria ancora in corsa per staccare il pass per gli ottavi di finale ma servono due vittorie contro i croati e contro lo Shakhtar Donetsk nell'ultimo turno con il Manchester City di Pep Guardiola che dovrà fare un favore ai bergamaschi battendo stasera gli ucraini e nell'ultimo turno la Dinamo Zagabria. Il Meazza sarà gremito di tifosi della Dea con quasi 30.000 presenze che si muoveranno da Bergamo per la partita dell'anno.

Questa sera l'allerta sarà massima a San Siro dato che dalla Croazia sono arrivati circa 3000 tifosi che hanno già preso d'assalto Milano dalle prime ore del giorno. Per ora gli accesi tifosi ospiti si sono limitati a cori, striscioni, e fumogeni con le forze dell'ordine che stanno controllando la situazione per evitare che degeneri e sfoci in violenza.

L'Atalanta giocherà, forse, la sua ultima partita "casalinga" in Champions League dato che gli uomini di Gian Piero Gasperini credono ancora nel miracolo dato che la matematica non condonna ancora i nerazzurri: "Noi abbiamo un solo risultato per stare dentro. La squadra ha sbagliato la prima partita, con lo Shakhtar ha fatto un'ottima gara, purtroppo quel risultato è quello che pesa di più. Contro il Manchester City abbiamo giocato bene un tempo, contro la Dinamo è stata la peggiore degli ultimi anni".

In campionato la Dea occupa il sesto posto in classifica a quota 22 punti, a più due sul Napoli e a meno tre dalla coppia formata da Cagliari e Roma che di punti ne hanno 25 e che sono in zona Champions. Il reale obiettivo della Dea è quello di riprovare a qualificarsi, come fatto nella passata stagione, per accedere al tabellone principale e per rigiocarsi le sue chance nella prossima stagione. Prima, però, c'è da pensare a questa edizione della Champions dato che i bergamaschi non sono ancora fuori. La sconfitta interna maturata contro lo Shakhtar e quella esterna contro i croati però pesano come macigni sulla testa dei ragazzi di Gasperini che ora hanno un solo risultato possibile per sperare di restare in vita nella competizione: la vittoria.

Tensione, feriti e daspo

Fuori dallo stadio Meazza purtroppo si sono registrati attimi di tensione tra le due tifoserie che si sono scontrate tra i cancelli 4 e 7: feriti 5 atalantini, fra i 30 e i 40 anni, di cui quattro medicati sul posto e uno presentatosi all'ospedale San Carlo. Aggressione ai danni di quattro tifosi bergamaschi diretti in auto allo stadio presi d'assalto in via Don Gnocchi. Due di loro hanno riportato ferite lievi mentre uno è stato trattenuto in ospedale in codice verde. Lievi ferite per 4 tifosi croati che avevano tentato di scavalcare le delimitazioni del parcheggio ospiti e che sono stati medicati in infermeria. Infine, tre croati hanno ricevuto il Daspo questa mattina perché trovati in possesso di oggetti atti a offendere e fumogeni durante il controllo al casello mentre altri sei sono stati denunciati a piede libero e altri 150 bloccati all'esterno perché sprovvisti di biglietto.

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