Dietro un aspetto feroce batte un cuore generoso. Zlatan Ibrahimovic ha svelato il motivo per cui sabato scorso ha esultato dopo l'ennesimo gol segnato con il Paris-Saint Germain, svelando l'impressionante serie di tatuaggi che adornano torace, spalle e braccia.
Si trattava di un segno di sostegno a supporto del World Food Programme, il Programma Alimentare Mondiale delle Nazioni Unite. Dopo la rete messa a segno al Caen, l'attaccante svedese è stato sanzionato con il cartellino giallo. Durante la conferenza stampa organizzata ieri il bomber del PSg ha svelato il significato della ragnatela di firme che si intrecciano sulla sua pelle. Sono tatuaggi "non permanenti", che spariscono dopo un certo periodo di tempo.
"Ciascuno porta il nome di una persona reale che muore di fame nel mondo. Anche se i tatuaggi spariscono, le persone rimangono. Ci sono 805 milioni di persone che muoiono di fame nel mondo. Voglio che i tifosi le vedano e le aiutino, anche attraverso di me, tramite il Programma alimentare mondiale".
L'iniziativa del campione è stata patrocinata dalla direttrice del Programma, Marina Catena, presente alla conferenza stampa: "Avevo il sogno che qualcuno potesse comunicare questo messaggio in modo semplice, al di là di ogni barriera -
racconta la Catena - Abbiamo pensato ad Ibra, che riceve sempre richieste di autografi. Perché non far portare a lui, sulla sua pelle, gli autografi?". Sino ad ora, non c'è che dire: l'obiettivo visibilità è stato raggiunto.
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