Una spina nel fianco e un dolce a tavola. Stefano Pioli attraversa quest' ultimo tratto della marcialonga stagionale (7ª partita in 21 giorni) senza farsi condizionare dall'una né tentare dall'altro. La spina è la condizione attuale di Franck Kessie (che le previsioni danno in panchina stasera) non al massimo della condizione fisica e alle prese col tormentato rinnovo contrattuale. Sul punto Pioli non fa il democristiano, è bello deciso e bisogna credergli sulla parola: «Non credo ci sia relazione tra il rinnovo e il suo rendimento che è condizionato se mai da uno stato di forma non ancora perfetto dopo l'infortunio. Per il resto Franck è lo stesso del torneo precedente: stesso atteggiamento, stessa attenzione sul lavoro. Piuttosto trovo singolare che ci siano tantissimi altri calciatori nelle sue condizioni senza però il clamore suscitato da Kessie».
L'ultimo appunto è pertinente ma non riguarda il clamore dei media milanesi che si occupano della vicenda, se mai riguarda il silenzio rumoroso segnato da altre trattative. Ma il punto o il nodo è sempre lo stesso: si può continuare per tutta la stagione a tenere in sospeso la questione? «Non conosco la tempistica so soltanto che la trattativa è in corso: punto e basta» taglia corto Pioli. Il dolce a tavola è quello preparato per il compleanno di Ibra che oggi taglia la torta per i suoi primi 40 anni che promettono di risultare un altro capitolo speciale della sua carriera straordinaria. Fu l'Atalanta (con quel famoso 5 a 0 sulla schiena) a rendere indispensabile il ritorno di Ibra a Milanello, opera diplomatica di Boban.
«Da allora è iniziato il nostro cammino, ora non si è concluso né il nostro né il suo di cammino» è il brindisi di Stefano Pioli che s' avventura sul regalo da fare a Zlatan, il suo prezioso assistente tecnico. «Vorrei regalargli la longevità, gli allungherei la carriera resa possibile dalla passione che mette per superare ogni difficoltà» è la dedica che tiene conto del piano non più segreto di Ibra. E cioè puntare al mondiale 2022 con la sua Svezia per stabilire l'ennesimo record imbattibile, a 41 anni e qualche mese. Sarà pronto dopo la sosta per le nazionali, onorata con la decisione di restare a Milano (raggiunto da moglie e figli) e di prepararsi per il Verona e il prossimo pezzo di stagione (7 partite in 21 giorni tra campionato e Champions). Così sembra evaporato il disappunto per la sconfitta con l'Atletico e recuperate - secondo le rassicurazioni di Pioli - tutte le migliori energie.
Serviranno per il confronto con l'Atalanta tornata al suo standard eccezionale di rendimento. Perché Gasperini recupera, a parte Gosens (due mesi fuori) tutti gli acciaccati (Palomino, Demiral e Toloi) e scalda Ilicic che col Milan si è sempre sbizzarrito.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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