Brasile 2014

Inglesi ribaltati: lezione d'italiano

In Inghilterra celebrano gli azzurri: da camerieri a maestri. Hodgson criticato, il baby Sterling la speranza

La delusione di Hodgson e Strurridge a fine gara
La delusione di Hodgson e Strurridge a fine gara

Colpo di scena: gli inglesi celebrano il calcio italiano, scrivono elegie, si inchinano dinanzi ai reali azzurri, una volta camerieri e oggi maestri. L'Inghilterra ha perso contro un'Italia superiore in tutto. Questo il bignamino, il riassunto dei commenti della stampa scritta e radiotelevisiva made in UK. Basta con il catenaccio, con gli spaghetti, il mandolino e la mafia: Mario e Andrea sono gli idoli, chiamati per nome di battesimo, come fossero roba loro ma sono invece tutta roba nostra a denominazione di origine controllata, Balotelli e Pirlo. Non potendo demolire perfidamente l'avversario, fatta eccezione per un gruppetto di alcolizzati a Bedford che ha dato fuoco al nostro tricolore, gli inglesi se la sono presa con l'allenatore e con i commentatori. Per esempio Roy Keane, ex feroce centrocampista della Repubblica d'Irlanda e del Manchester United, ha scritto che Roy Hodgson non ha capito nulla del mestiere di allenatore, assumendo uno psicologo come Steve Peters per scrutare la mente dei suoi ragazzi: «Brian Clough e Alex Ferguson sono stati loro gli psicologi della squadra, questo deve saper fare un allenatore serio, il resto è nulla». Paul Scholes, sodale di centrocampo di Keane al Manchester United, ha aggiunto una critica tattica: «Utilizzare Rooney come esterno è una follia. O Wayne gioca in mezzo o è inutile mandarlo in campo». Poi c'è la rivolta contro la BBC e il suo commentatore televisivo della partita di Manaus, trattasi di Phil Neville, un altro della comitiva di cui sopra a Manchester. Ha parlato a voce bassissima per un'ora e mezzo, i telespettatori, dopo aver provato inutilmente ad aumentare il volume del proprio televisore, hanno tempestato di telefonate e messaggi la BBC, chiedendo di far smettere quel noioso Neville che provocava il torpore e la rabbia assieme. Neville potrebbe essere sostituito giovedì prossimo in occasione della seconda partita degli inglesi. Non è finita qui. Poiché l'umorismo british non ha pari anche per la bizzarria delle situazioni, ecco che Gary Lewin, con una caviglia a pezzi, ha fatto ritorno a Londra, in sedie a rotelle su volo diretto. Chi è Gary Lewin? Ecco l'umorismo: è il fisioterapista della nazionale di Hodgson e al momento del pareggio di Sturridge, è saltato in aria dalla panchina per esultare ma è ricaduto sui propri chili lanciando un urlo, non di gioia ma di dolore acuto, con successivo intervento di medici, massaggiatori e barellieri e risate, roba da mister Bean.
C'è un solo dato positivo dopo la sconfitta: la squadra è giovane e ha trovato l'eroe del futuro, Raheem Sterling, il ragazzo giamaicano che ha rischiato di accettare l'offerta delle federcalcio di Kingston e di realizzare il sogno della madre, Nadine. Ha scelto, per sfortuna degli avversari, l'Inghilterra e Roy Hodgson se l'è giocato subito al mondiale, dopo la splendida stagione di Sterling con il Liverpool, la squadra che lo aveva prelevato dal Queens Park Rangers. Ma il futuro arriva fra tre giorni, giovedì sera all'Arena di Sao Paulo, contro l'Uruguay. Gli inglesi, battuti dall'«ex» Balotelli, adesso hanno un altro incubo di loro conoscenza, Luis Suarez, l'uruguagio re di Liverpool.

In caso di nuova sconfitta chiuderanno i bagagli e raggiungeranno Gary Lewin, il fisioterapista più sfigato del Regno Unito.

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