Daniele Minelli, 35 anni, varesino, è uno degli arbitri più promettenti della nuova generazione che in carriera ha già incassato premi e riconoscimenti. Ieri, designato per Cagliari-Pescara, sfida a rischio zero e perciò ideale per un fischietto proveniente dalla B, ha perso una clamorosa occasione e fatto i conti con il primo sfondone, più grave di un rigore non visto. I buu di Cagliari che hanno preso di mira Sulley Muntari hanno provocato nell'interessato un gesto di legittima ribellione, lo stesso di Zoro durante Messina-Inter (allora provvide Adriano a farlo desistere da un polemico abbandono) o di Boateng nell'amichevole di Busto Arsizio quando fu il ghanese a togliersi la maglia e lanciare il sasso nello stagno dell'indifferenza. Muntari ha dapprima battibeccato con la parte di pubblico che l'offendeva, poi ha chiesto all'arbitro, il rampante Minelli, di sospendere l'incontro e di far interrompere quel coro indegno.
Avesse il nostro prode seguito l'esempio di Rocchi in un Milan-Roma di qualche tempo fa, si sarebbe comportato proprio come suggeriva Muntari. E invece no. Ha ammonito l'offeso che doppiamente indignato ha lasciato il campo facendo ricadere sulla partita e sul pubblico cagliaritano, non meritevole di una tale gogna, l'ombra di una puntata razzista. Regolamento alla mano niente da dire, Minelli ha superato l'esame: il calciatore non può interloquire col pubblico e perciò andava ammonito. Ma quello di ieri era un caso speciale, che valeva un provvedimento speciale. «Alla fine ho donato la maglia al bambino che faceva i cori con i genitori vicini, l'ho fatto per insegnargli che queste cose non si fanno», così Muntari che sull'arbitro ha detto: «Mi ha fatto inc... Mi ha detto che non dovevo parlare con il pubblico. Gli ho chiesto ma tu non hai sentito? dicendogli che doveva avere il coraggio di fermare la partita. L'arbitro non serve solo a stare in campo e fischiare, deve anche sentire queste cose ed essere da esempio».
A Cagliari bastava poco a disarmare quei quattro buu: una breve sospensione della partita con l'aggiunta di
un richiamo della squadra di casa per ripristinare un clima da partita di calcio. E invece vedremo riprecipitare il dibattito tra moralismi diffusi e dosi di ipocrisia che non aiutano certo la causa nobile di Muntari.FOrd
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.