Romelu Lukaku ha voluto fare la sua parte ed ha deciso di donare 100.000 ll'ospedale San Raffaele di Milano per combattere l'emergenza coronavirus. L'attaccante belga ha utilizzato il canale ufficiale di Twitter dell'Inter per informare del suo nobile gesto: "Ciao a tutti, sono Romelu Lukaku e in questo momento delicato dobbiamo restare uniti e stare a casa. L'Italia è un paese incredibile che ha fatto tante cose buone per me e la mia famiglia. Per questa ragione ho deciso di aiutare e fare una donazione di 100.000 euro all'ospedale San Raffaele di Milano".
Chiusura finale del gigante di Anversa che ha chiesto a chi ne ha le possibilità di donare per aiutare il prossimo e le strutture sanitarie che stanno fronteggiando ormai da settimane questa pandemia mondiale: "Anche voi se potete fare donazioni agli ospedali fatelo. Siamo uniti, forza!".
| MESSAGGIO
— Inter (@Inter) March 20, 2020
Ecco per voi il messaggio di @RomeluLukaku9!
Potete donare anche voi sulla nostra pagina Facebook https://t.co/FFsbwVen5E
Forza, restiamo uniti e usciremo presto da questa situazione! #TogetherAsATeam pic.twitter.com/JYySOSBeBp
Il suo gesto ha avuto grande rilevanza sui social con tanti tifosi dell'Inter e non solo che hanno reso omaggio a Lukaku che si è andato ad unire ad un ricco club di vip che ha deciso di donare per questa emergenza che ha messo in ginocchio l'Italia, l'Europa e il mondo intero, o quasi.
L'attaccante dell'Inter nella serata di ieri aveva avuto una conversazione social con Ian Wright, ex attaccante dell'Arsenal, ed aveva parlato della sua difficile quarantena lontano dal figlio e dalla madre malata di diabete: "Sono quasi andato fuori di testa un giorno. Non posso andare fuori, né a fare shopping. Sono rinchiuso. Mi manca la quotidianità: stare con mia mamma, stare con mio figlio e mio fratello. Sto pensando a tutti. E' un male, non puoi avere un contatto normale con gli esseri umani".
Lukaku è un ragazzo che ha vissuto la fame da piccolo e nel corso della chiacchierata con l'ex calciatore inglese ha ripercorso la sua infanzia parlando del coronavirus: "Sono un ragazzo fortunato, tu conosci il mio passato: questi giorni mi stanno riportando indietro a quando ero bambino.
Bisogna stare attenti, potrebbe capitare di toccare qualcuno che ha il virus e poi tornare a casa. Mia mamma ha il diabete, quindi non posso nemmeno andare a casa e toccarla. Mia mamma non sta nemmeno andando fuori ora, fa solo una passeggiata per l’isolato e poi rientra subito a casa".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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