Finalmente Pavard. Il francese è dell'Inter, che paga 32 milioni al Bayern Monaco un giocatore in scadenza il prossimo giugno, ma che Inzaghi e tutto il club nerazzurro ritengono indispensabile per le ambizioni di stagione. Pavard è arrivato ieri sera a Milano, stamane farà le visite mediche e forse già nel tardo pomeriggio sbarcherà per la prima volta ad Appiano Gentile. Domenica, contro la Fiorentina, sarà in panchina, di certo un modo per accelerare il processo di inserimento, che si affinerà nelle prossime settimane, la Champions incombe: domani alle 18 i sorteggi dei gironi (a Montecarlo), il 19 e 20 settembre la prima partita.
È giusto che la finalista dell'ultima edizione allunghi il suo sguardo all'Europa, del resto il campionato è cominciato come meglio non poteva: 2 vittorie su 2, il capitano Lautaro capocannoniere, il portiere Sommer unico imbattuto dell'intera Serie A. Con l'ovvio distinguo sugli avversari incontrati, impegnativi sì, ma non troppo. Già domenica con la Fiorentina, il livello si alza, anche se i viola dovranno ancora una volta fare i conti con le fatiche infrasettimanali (domani sera allo stadio Franchi il ritorno dello spareggio Conference contro il Rapid Vienna).
Il primo tempo di Cagliari è stato probabilmente il migliore fin qui giocato nell'intera Serie A. Inzaghi è ripartito dall'Inter che aveva brillantemente chiuso la stagione, cambiando solo ciò che era indispensabile, cioè il portiere e il secondo attaccante, perché quelli vecchi nel frattempo non ci sono più. E se Sommer in 2 partite ha di fatto compiuto una sola vera parata (all'ultimo minuto di Cagliari), i progressi di Marcus Thuram da una settimana all'altra sono costanti e visibili. Contro Ranieri è stato uno dei più bravi, favorendo non solo il primo gol, ma anche il raddoppio di Lautaro (è lui che lancia Dimarco).
Primo rinforzo dell'anno, Thuram non ha finora segnato con la maglia dell'Inter, nemmeno in amichevole. Certo un'anomalia per un attaccante con un ingaggio quinquennale superiore ai 6 milioni netti, che va probabilmente oltre il suo vero valore, ma che è servito per vincere la concorrenza del Milan su di un giocatore a parametro zero.
Forte fisicamente e ugualmente veloce, gioca però spesso lontano dalla porta, non è certo Lukaku e nemmeno Dzeko. Lo scorso anno ha segnato 13 gol in 30 partite di Bundesliga con il Moenchengladbach e Inzaghi sarebbe più che contento se ripetesse questi numeri in nerazzurro, perché sa di poter contare sull'ormai solito tesoretto di Lautaro (in gol 17, 21 e di nuovo 21 volte nelle ultime 3 stagioni).
Arnautovic sembra il più funzionale al gioco del capitano, Sanchez ha voglia di rincorrere il passato, e si sa che può segnare gol importanti, ma per il momento Thuram è davanti a entrambi. Qualche gol lo aiuterebbe a restarci.
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