Inter double Champions: c'è quella col Benfica e l'"altra" in campionato

Mercoledì si gioca la semifinale, ma è cruciale riagganciare il 4° posto in classifica

Inter double Champions: c'è quella col Benfica e l'"altra" in campionato

Milano. È tutta questione di Champions, quella in corso da preparare e quella prossima da conquistare. E così, anche stasera contro il Monza, Simone Inzaghi penserà al Benfica, ma non troppo. Non può permetterselo, troppo importante tornare a vincere anche in campionato, dove l'Inter ha raccolto la miseria di 1 punto nelle ultime 4 partite e non vince dal 5 marzo, una vita fa, quando soprattutto la classifica era diversa e la posizione Champions sembrava inattaccabile. Oggi invece l'Inter è sesta sul campo, quinta solo per la penalizzazione della Juventus, ormai prossima al giudizio del Coni. Obbligatorio vincere quindi per provare a scalare la classifica, prima che sia troppo tardi. E del resto, come già abbiamo notato, nel calcio moderno conta più un modesto quarto posto in Italia, che una prestigiosa semifinale di Champions: la seconda è onore, il primo vale i soldi dell'Uefa, importanti per tutti, fondamentali per l'Inter.

Intorno alla società nerazzurra s'infittiscono le voci sull'interesse di fondi e cordate finanziarie. Dagli Stati Uniti al Bahrein, con Investcorp che già un anno fa aveva tentato l'acquisto del Milan, passando per il milanese di Leeds Radrizzani e il misterioso gruppo italiano di cui ha parlato pochi giorni fa l'ex presidente Pellegrini. L'unica certezza è che qualcosa deve succedere entro il maggio del 2024, quando andrà in scadenza il prestito che gli Zhang hanno contratto con il fondo Oaktree.

Nel frattempo, gli istituti bancari cinesi che hanno vinto a Hong Kong una causa per un debito di 250 milioni di euro mai onorato da Steven Zhang, chiedono il riconoscimento della sentenza anche in Italia, in modo da aggredire qualsiasi asset riconducibile al presidente. Chiesto fra l'altro anche l'annullamento del verbale del cda dell'Inter in cui si dice che Zhang jr non riceve compensi per il suo ruolo.

Queste però sono cose che a Inzaghi e ai giocatori, oggi come mercoledì, non importano. La loro missione è portare l'Inter il più in alto possibile e quale che sarà il verdetto che a fine stagione cadrà sul tecnico piacentino, non ci sono dubbi che la lascerà molto più in alto di dove l'ha trovata, eliminata per 3 anni di fila al girone di Champions e ora invece per lo meno a un passo dalla semifinale, cioè soldi e prestigio. L'andata col Monza fu il primo inciampo in provincia del 2023, clamoroso perché arrivato 3 giorni dopo la grande vittoria sul Napoli, ma anche quello più facile da giustificare per il gol regolare non concesso ad Acerbi. Ben più gravi sono stati gli scivoloni di Bologna, Genova, Spezia e Salerno, per non dire della sconfitta in casa con l'Empoli.

La classifica piange e buon per l'Inter che, Juventus e Lazio a parte, la concorrenza nel frattempo non ha certo volato. Inzaghi rilancia Lukaku dall'inizio, probabilmente di nuovo con Correa. Dentro De Vrij, Gosens e Asllani, con Calhanoglu in panchina.

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