
Sarà il Paris Saint-Germain l'avversario dell'Inter nella finale di Champions League di Monaco di Baviera il prossimo 31 maggio. Grazie al 2-1 del Parco dei Principi all'Arsenal, dopo l'1-0 dell'andata, la squadra di Luis Enrique si guadagna l'opportunità di mettere il suo nome per la prima volta nell'albo d'oro della competizione.
Più o meno come la settimana scorsa, stesso filo conduttore: grandi parate di Donnarumma e un attacco chirurgico. Così il Psg piega un Arsenal che inizia meglio, trovando però un Gigio in versione muraglia: pronti via e nel giro di 3 minuti salva su botta di Odegaard e tiro sporco di Martinelli. Scampato il pericolo cresce il Psg: Kvaratskhelia colpisce un palo con un'azione delle sue, convergendo da sinistra e tirando di destro. Poi il gol di Fabian Ruiz, a proposito di ex giocatori del nostro campionato e del Napoli. Lo spagnolo realizza il suo primo centro in carriera in Champions con un gesto tecnico davvero notevole; con uno stop di petto a seguire aggira Martinelli e con un missile mancino realizza l'1-0.
Le squadre giocano a viso aperto. All'Arsenal manca chiaramente un centravanti in grado di fare da punto di riferimento, il Psg si trova bene con il suo fraseggio ripetuto e la velocità dei suoi esterni. A metà ripresa mano di Lewis-Skelly e dopo consulto Var è rigore che Vitinha spreca facendosi ipnotizzare da Raya. Tuttavia di lì a poco altra grande azione di Kvaratskhelia che culmina con una rasoiata vincente di Hakimi, ex terzino dell'Inter.
Sembra finita, ma l'Arsenal si riprende anche grazie all'ingresso di Calafiori. Saka trova l'1-2 e si divora il pareggio che riaprirebbe il discorso. Per il Psg seconda finale dopo quella persa nel 2020 contro il Bayern Monaco nella bolla di Benfica in piena epoca Covid.
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