Inter-Milan, il derby di Cina che vale la piccola Europa

Sfida alle 12.30 per avere il prime time in Oriente Icardi sempre a secco contro i cugini, Bacca quasi

Inter-Milan, il derby di Cina che vale la piccola Europa

È un derby che vale solo la piccola Europa, ma serve comunque una firma d'autore. Perché è il primo Inter-Milan davvero cinese, giocato alle 12.30 per avere in Cina un pubblico televisivo potenziale di duecento milioni di tifosi, equamente, più o meno, divisi tra nerazzurri e rossoneri. E l'effetto cinese produce già soldi con il record d'incasso assoluto per l'Inter: abbattuto il muro dei quattro milioni di euro. Questo per capire che il derby d'ora in avanti si gioca anche a migliaia di chilometri di distanza, tra Nanchino, sede di Suning, e Guangzhou, dove Li Yonghong ha il suo principale investimento. Comunque Mister Li non troverà Zhang Jindong a stringergli la mano sull'erba di San Siro, ma il figlio Steven Zhang ormai inserito negli ingranaggi nerazzurri e in pianta stabile a Milano.

Quindi un gol con gli occhi a mandorla può valere una fetta di marketing in più o uno sponsor convinto a sposare la causa. Tocca a Mauro Icardi e Carlos Bacca. Che curiosamente condividono una sorta di allergia alla stracittadina all'ombra della Madonnina perché l'argentino non ha mai segnato, mentre il colombiano è fermo a quota una rete. Per il capitano nerazzurro è un vero e proprio tabù il Milan: non solo in sette precedenti con la maglia dell'Inter non ha mai segnato, ma anche con la maglia della Sampdoria è rimasto a secco. Per Bacca il discorso cambia perché le sfide all'Inter si contano sulle dita di una mano, tre, e il gol segnato nell'unica vittoria non è stato nemmeno quello decisivo.

Ma soprattutto sono due attaccanti dal percorso parallelo in questa stagione. Una partenza fulminante, un buon rendimento nelle prime venti giornate e poi il calo che è coinciso anche con le difficoltà delle rispettive squadre. Icardi dopo venti turni di campionato aveva già collezionato quindici reti; Bacca cinque in meno complice anche un infortunio muscolare che l'ha tenuto fuori per quattro settimane, periodo nel quale il rivale nerazzurro ha aggiornato sostanzialmente il suo bottino. Però dopo sette giornate i due viaggiavano a braccetto sei gol a testa. Tempi in cui sulle due sponde dei Navigli si parlava apertamente di Champions League. E che il loro cammino sia uguale o meglio molto simile lo dimostra anche l'unica squalifica della loro stagione: entrambi hanno pagato a caro prezzo il clima rovente dello Juventus Stadium. Icardi con due giornate tra tentata pallonata e frasi ingiuriose a Rizzoli; Bacca se l'è cavata con un turno per l'atteggiamento aggressivo nei confronti di un arbitro addizionale.

Oggi all'ora di pranzo dovranno tramutare in gol la loro rabbia. Entrambi non faranno i conti con il loro tallone d'Achille: le trasferte. Piccolo vantaggio solo formale per il nerazzurro, oggi è Inter-Milan, alle prese con un digiuno lontano da casa su azione lungo sette mesi. Anche il rossonero fuori da San Siro rende meno, appena quattro dei tredici gol segnati finora, ma oggi è un "fuori casa" tra virgolette. Non cambia nemmeno lo spogliatoio.

Inter e Milan si aggrappano ai loro gol per piazzare lo sprint che vale la piccola Europa. Ci arrivano meglio i rossoneri con sette punti nelle ultime tre gare contro il solo punticino dei nerazzurri. Una crisi per Pioli che può essere fatale e il derby diventa già una sorta di "all-in". Montella alla vigilia ha incassato la fiducia della nuova proprietà, ma una vittoria oggi sarebbe un biglietto da visita niente male quando si siederà al tavolo con l'elenco dei desiderata di mercato.

Si gioca tutto o quasi l'Inter con Suning che ritiene un dovere tornare nelle competizioni continentali, mentre Fassone alla prima conferenza da ad rossonero ha già detto che tornare in Europa League «farebbe bene». Il derby cinese parte in piccolo ma ha fretta di diventare grande.

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