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Inter regina per due notti. Il Milan dorme meno sereno

Barella superstar ubriaca Firenze. Nerazzurri in vetta in attesa del Diavolo in campo domani con il Crotone

Inter regina per due notti. Il Milan dorme meno sereno

Comanda l'Inter e stavolta per vincere non le serve nemmeno il totem Lukaku. Fiorentina battuta con merito, ben oltre lo 0-2 finale, e primo posto in classifica. L'ultima volta fu il 3 gennaio, dopo la vittoria di Crotone, all'epoca ottava consecutiva, ma durò appena un paio d'ore, il tempo che giocasse anche il Milan, ristabilendo le gerarchie. Stavolta sarà primato almeno per un paio di notti, visto che il Milan giocherà solo domani. La corsa continua e continua a sembrare avvincente e per nulla scontata.

L'avvio dell'Inter è scoppiettante, Barella pirotecnico. In 6 minuti esibisce una percussione in area, sventata da Venuti, e un destro dal limite, respinto da Dragowski. Poi entra in campo la Fiorentina, manco a dirlo lo specchio in cui l'Inter per mezz'ora sbatte anziché riflettersi. I viola, indeboliti oltremodo dalle assenze, non hanno vergogna di stare tutti o quasi dietro la linea della palla. L'isolatissimo Vlahovic è l'eccezione: Eysseric più che aiutarlo in attacco, corre a centrocampo al posto di Borja Valero, che se già andava piano a Milano, certo non è ringiovanito a Firenze, e si vede. Prandelli aspetta e punta sul contropiede, togliendo a Conte (squalificato e in contatto telefonico dalla tribuna) l'arma preferita. La partita diventa colla, appiccicosa. Sanchez volenteroso, Lukaku nascosto, Hakimi impegnato dal sorprendente Biraghi, finché ne ha. Quasi normale che il gol del vantaggio arrivi da Barella, sempre più leader. Bellissimo il destro dal limite, a giro, dopo un angolo battuto corto (31' pt). Colpevole la difesa viola, che concede il comodo tempo di controllo-tiro al gioiello nerazzurro.

Il gol subìto scuote la Fiorentina, che non trova il pareggio immediato solo per la doppia prodezza di Handanovic. Il capitano nerazzurro, nella stessa azione prima devia con le unghie sulla traversa la botta ravvicinava di Bonaventura e poi respinge col piede la botta a colpo sicuro dell'ex compagno Biraghi (37' pt). Prima dell'intervallo si vede anche Lukaku, ma la sua testata sul pallone di Sanchez è da film dell'orrore (46' pt), ma il preludio a ciò che accadrà nel secondo tempo. Prandelli riparte con Kouame al posto di Borja Valero. Stellini con Gagliardini per l'infortunato (e spento) Vidal. Una manciata di minuti e turbo Hakimi chiude il conto, rendendo vano tutto il resto. Alla prima occasione buona della partita, affonda sulla sua fascia, non commette alcun fallo su Igor, che scivola, travolto dalla velocità del marocchino, e offre un pallone cioccolatino che nemmeno Perisic può sbagliare. Poco oltre in gol anche Lukaku, ma non entra nel tabellino per il precedente fuorigioco proprio di Perisic.

Dopo un'ora, Sanchez lascia il posto a Martinez, senza aver aggiornato le statistiche, e da lì in avanti è tutta discesa fino al fischio finale.

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