Uno spagnolo per tentare l'impresa contro la Spagna. Perché l'ottavo di finale di oggi sarà un vero e proprio derby per Denis Cheryshev, miglior marcatore della Russia al Mondiale (3 gol), calcisticamente cresciuto nella penisola iberica, dove risiede dall'età di cinque anni. Si trasferì per il seguire il padre Dmitri, messo sotto contratto dallo Sporting Gijon. Non se ne è più andato e, una volta intrapresa la carriera professionista, ha sempre giocato nella Liga: Real Madrid, Siviglia, Valencia, Villarreal. I tifosi russi non se lo sono mai filato granché, vuoi per una certa propensione agli infortuni che gli ha fatto perdere glia appuntamenti importanti (Fabio Capello lo incluse nei pre-convocati per Brasile 2014, ma finì ko prima dell'inizio del torneo, e lo stesso avvenne per Euro 2016), vuoi la lontananza non solo geografica, ma anche mentale, dal proprio paese di origine. Lo dichiarò lo stesso Cheryshev nel 2011 a Marca: «Mi sento più spagnolo che russo». La chiamata della Spagna però non è mai arrivata, e l'anno successivo il centrocampista ha debuttato con la Russia, seguendo le orme del padre - curiosamente entrambi esordirono contro lo stesso avversario, gli Stati Uniti.
Prima del Mondiale, Cheryshev non aveva mai segnato con la maglia della Sbornaya. Aspettative quindi al minimo, vista anche la stagione appena chiusa con il Villarreal: 920 minuti giocati, 2 gol e altrettanti assist. Numeri ordinari, non certo da stella, anche per una selezione di qualità non elevata come quella russa. Uomo del destino nel vero senso della parola, perché se Dzagoev non si fosse infortunato al minuto 24 del match d'esordio contro l'Arabia Saudita, probabilmente lo straniero di Russia si sarebbe dovuto accontentare di briciole di torneo. Invece è arrivata una doppietta, seguita da un'altra rete contro l'Egitto. Quanto fosse diventato importante nello scacchiere del ct Cherchesov lo si è capito nel terzo match, contro l'Uruguay, quando è stato sostituito dopo nemmeno 40 minuti di gioco. Con la partita ormai compromessa, ma la qualificazione già in tasca, il tecnico ha voluto preservare uno dei suoi giocatori più in forma.
Cheryshev quindi in copertina, finalmente per meriti propri e non per errori altrui. Il 2 dicembre 2015 infatti scese in campo con il Real Madrid (club nel cui vivaio è cresciuto) in un match di Copa del Rey contro il Cadice, ma nessuno dello staff merengue si accorse che avrebbe dovuto in realtà scontare un turno di squalifica rimediato nell'edizione precedente della coppa.
Fu un'emittente radiofonica, contattata da uno statistico di calcio spagnolo, a comunicare la notizia durante i primi minuti di gara, tanto che sugli spalti i tifosi del Cadice fecero comparire una scritta che invitava Rafa Benitez, allora tecnico del Real, a dare un'occhiata su Twitter. Il danno però era fatto, e la figuraccia dei blancos fece il giro del mondo. Oggi Cheryshev fa notizia per altro.
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