Inzaghi esagera con il turnover ma poi la Lazio ribalta il Vitesse

Federico Malerba

Sette titolari in Europa non puoi regalarli a nessuno, nemmeno al Vitesse. Sarri viene messo in croce per aver tenuto Mertens in panchina con lo Shakhtar, ma era uno e soprattutto il Napoli quest'anno ha serie ambizioni di scudetto. Evidentemente Inzaghi pensa che la sua Lazio possa puntare al quarto posto e preserva gli uomini migliori per le partite ravvicinate con Genoa e Napoli, ma così facendo rischia grosso in Europa.

Dopo un primo tempo discreto ma poco incisivo i biancocelesti si ritrovano sotto perché al 33' Matavz non perdona l'eccessiva mollezza di Luiz Felipe e Bastos. Allora Inzaghi butta dentro Immobile e la Lazio migliora subito, il pareggio di Parolo dopo 6' punisce una topica della difesa olandese ma non è casuale. Resta il problema Lukaku, che sulla sinistra viene messo in croce da Rashica: l'esterno kosovaro del Vitesse mette dentro diversi cross e su uno di questi Linssen infila il 2-1.

Poco dopo, però, entrano Milinkovic e Lulic e la Lazio addirittura la ribalta: pregevole il tacco con cui Caicedo propizia il pari di Immobile, poi ci pensa Murgia, l'uomo della provvidenza, a firmare un rocambolesco 3-2. Stavolta è andata bene, ma scherzare col fuoco può essere molto pericoloso...

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