Italia ancora in bianco, un'altra delusione Gigante

Italia ancora in bianco, un'altra delusione Gigante

I sogni son desideri. Ma spesso si infrangono all'alba o dopo poche porte. Il gigante di ieri, ouverture delle prove tecniche mondiali non è andato bene per le azzurre, ma nemmeno per l'Italia. Ora mancano solo 3 gare - una "e mezza " con speranze più concrete di medaglia - prima di decretare che anche questo terzo «Champs» fra i boschi del Colorado sia stregato per gli azzurri. Come nel 1989. Come nel 1999. Statistiche a parte è il cuore che singhiozza. Si dispera Nadia Fanchini, 16ª. Dieci anni fa era quarta, giovane ed incredula ai primi suoi Mondiali a Bormio. Il futuro davanti. Oggi si ritrova a non capire il presente: «Ho lavorato tantissimo, non basta, è il mio peggior Mondiale». Ancora più amare le lacrime di Federica Brignone: Eva Maria Brem e Lara Gut, altre due big, escono poco prima di lei. Un dosso di panna, una neve traditrice. Il messaggio, forse, non arriva in tempo. Fuori anche lei: la testa finisce fra le moffole. «Mi sembrava di andare perfino troppo piano, sapevo che era un passaggio delicato, ho sbagliato, mi spiace per tutto e per tutti», dice il naso ancora rosso, gli occhi belli dietro gli occhiali scuri. Loro due, solide veterane, sembrano matricole dell'emozione a confronto di Marta Bassino, la "rookie" cui per un attimo un intero Paese si aggrappa: ottava a metà gara, al suo primo Mondiale, la cuneese esce sul muro finale della seconda manche. Come si fa a chiedere di più quando non hai nemmeno 19 anni? Ma il team di Livio Magoni dovrà molto lavorare per voltare pagina.

Se le nostre principesse azzurre sono tristi, il gigante ha avuto due regina, una attesa, una a sorpresa: la tecnica salva Anna Fenninger che recupera un'evoluzione a spazzaneve e si porta a casa l'oro, terza medaglia qui a Vail. Recupera 10 posizioni Viki Rebensburg, argento e chiude il podio la svedese Jessika Lindell Vikarby, qui vincitrice nel 2013: si era segnata le curve da non sbagliare. La potenza non basta a Tina Maze “solo quinta”. Non vincerà una medaglia ad ogni gara ma ci riproverà in slalom. Sfilano le americane: ottava la Shiffrin, 14sima la Vonn che ci prova per “contratto” Lindsey Vonn, con una buona seconda manche che le vale il sorriso di Tiger Woods al parterre.

Oggi tocca ai signori cimentarsi nelle porte larghe: a Davide Simoncelli e Roberto Nani si aggiungono Florian Eisath e Giovanni Borsotti, al primo Mondiale. Si sono allenati su nevi molli. Perché anche i sogni vanno, talvolta, pilotati ( Raisport ed Eurosport 18,15 e 22,15 ).

Commenti
Disclaimer
I commenti saranno accettati:
  • dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
  • sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica