Italvolley a fine corsa Fallimento mondiale

Gli azzurri con la Polonia illudono nel primo set Poi subiscono la rimonta con i soliti brutti finali

L'Italvolley esce a metà dei campionati mondiali, le nostre nazionali confermano le difficoltà del millennio con i successi isolati di pallavolo femminile (2002), calcio ('06) e pallanuoto (2011), ma il nostro livello è sceso in ogni sport. Da due anni il filosofo Berruto era garanzia di podio, fra Europei e World league, inquieta la recessione rispetto ai quarti posti tipici dell'èra Anastasi, fra olimpiade e mondiale.

A Lodz l'iride gira alla rovescia, per un set. La Polonia dominatrice della prima fase, battuta mercoledì dagli Usa, parte con difficoltà tipiche degli azzurri, avanti 5-9, 7-11. Vettori urla come un anno fa in World L. e agli Europei, i polacchi faticano in ricezione, sui 6 punti di margine c'è da lustrarsi gli occhi, dopo la miseria di 5 vittorie nelle ultime 16 partite ufficiali. Lanza al posto di Parodi piace, Travica ritrova le combinazioni volanti che l'hanno reso degno del post Vermiglio e Buti al centro incide, da vicecampione d'Italia con Perugia al pari di Rossini. Zaytsev serviva con la Serbia, ieri gli altri erano inizialmente competitivi, non si dovevano lasciare il punto alla Francia e i 3 a Usa e Iran. Si lotta comunque per un piazzamento di contorno, si torna verso l'11° posto del mondiale '86.

Berruto fa l'impossibile per qualificare l'eredità della generazione post fenomeni. Mastrangelo ha smesso, Zlatanov non ha mai avuto grande feeling con l'azzurro, al centro Beretta si è eclissato, a Modena. Kovar non dispiace, si affaccia sul parquet anche Sabbi. C'è il piacere di dominare un set, finalmente, dopo tanti balbettii, difese affannose e contrattacchi timidi.

Il secondo parziale è in salita (5-3), i polacchi coniugano potenza e precisione e prendono il controllo del match, a parte l'ace di Vettori, con un paio di punti di margine. Il Vetto sbaglia una parallela, sul 17-13 i biancorossi di casa respirano. Entra Piano, lo scambio più lungo non è chiuso da Kovar, riemergono le incertezze nei finali evidenziate da inizio torneo, non si passa più e salta anche la ricezione. Terza e quarta partita sono scontate con il furore polacco contrappuntato da splendidi passaggi azzurri (da 6,5), escluso finali da 5.

È stata la giornata delle sorprese, con il 3-1 degli americani sulla Serbia e il 3-0 dell'Iran sull'Argentina dell'ex Velasco.

Polonia-Italia 3-1: 19-25, 25-18, 25-20, 26-24.

Girone E: Francia 13; Polonia 12; Iran 11; Usa 10; Serbia 9; Argentina 3; Italia 2; Australia 0.

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