Jacobs soddisfatto, ma il 10''08 è così così. Desalu, secondo crono all-time dopo Mennea

A Marcell la prova per Parigi: "Il mio picco sarà là...". Dietro il 19''72 c'è ora il 20''08 di Fausto: "Ma potevo far meglio"

Jacobs soddisfatto, ma il 10''08 è così così. Desalu, secondo crono all-time dopo Mennea
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Jacobs vince e si lancia verso i Giochi. Allo Stadio Guidobaldi di Rieti, Marcell piazza la zampata e si porta a casa il successo sui 100 metri nel test valido come prova generale di Parigi. A tre settimane dalla finale olimpica (4 agosto), Marcell ferma il cronometro a 10.08 (vento +0.9) e batte la concorrenza del cinese Xie Zhenye (10.09), superato in rimonta, e del canadese Andre De Grasse (10.11). L'atleta delle Fiamme Oro si migliora rispetto alla semifinale di un'ora e mezza prima, quando aveva corso in 10.16 (+1.1), finendo terzo con lo stesso tempo di De Grasse dietro il cinese Xie (10.08). Sabato in batteria, invece, il debutto in 10.17.

Nel rettilineo della cittadina laziale si fanno sentire i carichi di lavoro svolti nelle ultime settimane. Ma certamente l'azzurro avrà raccolto indicazioni importanti verso Parigi, dove arriverà forte di uno stagionale di 9.92 realizzato a Turku (Finlandia). Anche se, va detto, rimane ancora lontano dal primato stagionale di 977 del giamaicano Kishane Thompson. «Vincere fa sempre bene e sono contento di averlo fatto - commenta Jacobs -. Il picco non doveva esserci qui, ma ai Giochi. Ora torneremo a sistemare alcuni aspetti tecnici. A Parigi andrò non per partecipare ma per cercare di portare a casa nuovamente una medaglia e divertirmi. Quello che conta è la finale delle Olimpiadi».

Non solo Rieti. Si corre anche a La Chaux-de-Fonds, in Svizzera, dove il trentenne Fausto Desalu stampa un clamoroso 20.08 (vento +0.8) nei 200 metri piani e diventa il secondo azzurro di sempre alle spalle di Pietro Mennea, che nel '79 a Città del Messico centrò il record del mondo in 19.72 (tuttora record europeo). «Sono contento a metà: felice perché ho migliorato il personale con un crono importante, ma sono partito male e per questo non sono soddisfatto», racconta Desalu. Il campione olimpico della 4x100 di Tokyo ha scavalcato al secondo posto alltime il compagno di staffetta Filippo Tortu. Il velocista brianzolo, dal canto suo, è fermo al 20.10 di due anni fa, lui che venerdì a Monte Carlo ha corso in 20.43, crono simile a quello della finale di Roma (20.41), ma lontano dal 20.14 della semifinale europea. Nei 100 metri il bresciano Roberto Rigali, argento mondiale in staffetta, si migliora e scende a 10.19. Sempre nella località elvetica, l'olandese Femke Bol ottiene il primato europeo dei 400 ostacoli in 50.96, a soli tre decimi dal record mondiale di 50.65 della statunitense Sydney McLaughlin stabilito giusto due settimane fa ai Trials di Eugene.

E intanto Mutaz Barshim, il 33enne saltatore qatarino oro ex-aequo a Tokyo nell'alto con Tamberi, ha confermato che Parigi sarà l'ultima Olimpiade della carriera. Proprio come Gimbo. Entrambi, dunque, proveranno a chiudere con un'altra medaglia; ma stavolta, hanno giurato, non ci sarà un doppio oro nel caso di un eventuale spareggio a due.

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