Di mestiere fa l'elettricista, in realtà l'inglese Mark Clattenburg figura fra gli arbitri professionisti della federazione inglese. Tocca a lui dirigere Italia-Belgio per volere di Collina che, qualche settimana fa, gli aveva dato in sorte anche la finale di Champions League. A 41 anni vanta una serie incredibile di notables match, come dicono dalle sue parti, fra cui la finale dei Giochi Olimpici di Londra e il derby spagnolo di Champions svoltosi al Meazza. Eppure è stato coinvolto più volte in casi spinosi, da cui è uscito sempre con la fedina pulita. In due occasioni è stato accusato perfino di insulti razzisti. Nell'ottobre 2012 il Chelsea lo denunciò alla FA per aver apostrofato in malo modo due suoi giocatori, Mata e Obi, al termine di una partita con il Manchester Utd. A gennaio 2014 fu accusato dal Southampton di aver insultato pesantemente Lallana che si era lamentato con lui per la mancata concessione di due rigori. Prosciolto in entrambe le circostanze: mancanza di prove. Qualche mese più tardi Clattenburg finì nuovamente in prima pagina per aver abbandonato al loro destino gli assistenti (non si può da quelle parti) dopo la direzione di West Bromwich Albion-Crystal Palace. E sapete perché? Per prendere un aereo e assistere a un concerto di Ed Sheeran. Solo un warming. Intoccabile.
Ancora poche ore e questo gigante di 187 cm, elettricista a tempo perso, con la passione per la musica, si troverà sulla strada degli azzurri. Come vuole la tradizione inglese, tollera il gioco duro, ma è intransigente con quello sporco, violento.
Nella finale di Champions fu contestato da Simeone perché convalidò, complice l'assistente, il gol di Ramos in fuorigioco e non espulse lo stesso Ramos dopo un fallo su Griezmann. Per lui garantisce Collina. Visto come sono andate le cose nelle coppe, c'è da fare gli scongiuri.
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