Torino Che domani sera giochi titolare oppure no, tutto sommato, conta relativamente. Quel che più interessa a Pirlo e al popolo bianconero è che Giorgio Chiellini sia di nuovo pronto a dare una mano in prima persona: contro il Genoa, a metà settimana in Coppa Italia, è rimasto in campo oltre un'ora e, oltre all'assist per Kulusevski, ha dimostrato di poter essere ancora utile alla causa.
Dopo oltre due mesi di assenza e in piena emergenza covid (assenti De Ligt, Alex Sandro e Cuadrado), se ne sentiva il bisogno. Peraltro, a uno come lui nessun allenatore rinuncia facilmente: «Lo aspetterò fino all'ultimo», ha in effetti appena confermato il ct azzurro Mancini in ottica Euro 2021. Pirlo, ovviamente, la pensa allo stesso modo e non è detto che non ricorra al suo Gorilla' per arginare lo strapotere di Lukaku: Chiellini si giocherà una maglia da titolare con Demiral e, se anche perdesse il ballottaggio, potrebbe venire buono strada facendo.
Di sicuro, se la salute lo sorreggerà, sarà importantissimo nella seconda parte di stagione. Intanto, si è goduto il ritorno in campo dal primo minuto e la rispolverata al matrimonio sportivo con Buffon, con il quale si è ritrovato nuovamente fianco a fianco da titolare 997 giorni dopo l'ultima volta. Due highlander, ecco: più o meno immortali. Buoni per lo spogliatoio, ma anche per il rendimento sul terreno di gioco.
Motivo per cui, appunto, il numero 3 potrebbe rivelarsi fondamentale nel fare a sportellate con Lukaku, finora autore di un gol ogni 114', di una rete ogni tre tiri tentati, di 12 doppiette in nerazzurro e di 17 gol stagionali, dodici dei quali in campionato. Pericolo pubblico numero uno, insomma, per la porta bianconera. E atteso protagonista del duello a distanza con Cristiano Ronaldo, capace di andare a segno ogni 109', con 17 doppiette all'attivo, un gol segnato ogni 4,8 tiri e 19 reti trovate in stagione (15 in serie A). Sarà, il loro, un duello tra titani. Per la cronaca, il nerazzurro non ha mai segnato alla Juventus nelle tre occasioni in cui l'ha affrontata, una con la maglia dello United e due con quella dell'Inter: di contro, Ronaldo ha bucato la porta nerazzurra una volta (in quattro apparizioni) vestendo il bianconero e un'altra ai tempi del Manchester.
Finora, quindi, meglio il portoghese. Cui darà una mano Morata, autore contro la Beneamata di quattro reti in sei presenze tra campionato e Coppa Italia vantando una media altissima (un gol ogni 106').
Segnasse anche domani, lo spagnolo arriverebbe a quota cinque nell'attuale campionato e, soprattutto, infilzerebbe per la prima volta una big: finora, infatti, i suoi 4 gol sono arrivati contro Crotone, Benevento, Spezia e Parma. Urge, in ottica bianconera, uno scalpo più prestigioso.
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