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Juve alla prova del tandem. Carrera: "Oggi Conte sono io"

La novità: senza Del Piero, il tecnico in tribuna, Lucio e Buffon ko. Il vice a Mazzarri: "Gli auguro di vincere quanto me da calciatore"

Torino - Si parte. Finalmente. Almeno per un paio d'ore il calcio giocato si riprenderà la scena: il rettangolo di gioco, la palla che rotola, magari qualche prodezza con gol e perché no qualche papera. Juventus-Parma (ore 20,45) è curiosamente la stessa partita che inaugurò la stagione scorsa: l'11 settembre 2011 finì 4-1 per i bianconeri, trascinati da un Pirlo stratosferico e con in panchina quell'Antonio Conte che un paio di giorni fa ha urlato tutta la rabbia contro il sistema calcio. Stasera il tecnico bianconero - squalificato per dieci mesi in attesa del Tnas - siederà in tribuna ma proverà ugualmente a rimanere in contatto con Massimo Carrera (nel tondo), che guiderà la squadra dal campo, grazie all'ormai collaudato telefono senza fili che coinvolgerà il ds Paratici e il team manager Fabris: utile stratagemma o no, poco cambia.

L'immagine è quella che è, specie in ottica Champions League: però la Juve è questa e non si cambia, come ha virilmente confermato Andrea Agnelli in settimana. «In campo c'è sempre bisogno di qualche consiglio - ha spiegato ieri Carrera, all'esordio nella massima serie dopo avere allenato tre anni nel settore giovanile bianconero ed essere stato uno degli assistenti di Conte la stagione scorsa - e io farò il mio dovere. Sto al mio posto: sentirò un po' di emozione, ma passerà subito. Il gruppo non risentirà di nulla: siamo di fronte a uomini veri, che capiscono la situazione e sanno benissimo che io non sono Antonio ma ne faccio le veci. Quindi, in campo, mi ascoltano come se stesse parlando lui».

Nelle polemiche Carrera non ci si tufferebbe proprio, anche se Mazzarri lo ha definito «Quel signore lì» e basta: «Gli auguro di vincere da allenatore quello che ho vinto io da calciatore, ma la finisco qui perché voglio parlare solo di calcio». Fra l'altro Mazzarri è stato graziato dopo l'espulsione in Supercoppa: tolta la squalifica di una giornata, tramutata in ammenda da 20mila euro.

Nonostante il pasticcio scommesse, in cui la società è precipitata senza esserne direttamente interessata, la Juve è comunque a detta di tutti la favorita numero uno nella corsa al tricolore: lo dice il ct azzurro Prandelli, lo dicono le agenzie di scommesse che quotano lo scudetto bis a 2.00 (seguono il Milan a 3.50, l'Inter a 5.00, la Roma e il Napoli a 12.00). E lo dice anche la logica di un mercato che, pur in assenza al momento dell'attaccante in grado di far sognare i tifosi (Dzeko è adesso in pole, Llorente pare troppo complicato), ha visto i bianconeri migliorare la rosa con innesti tipo Asamoah e Isla. «Non siamo i soli favoriti - mette le mani avanti Carrera - ma cercheremo di ripeterci. Poi, ripensando al fatto che l'anno passato dicevano che la mancata partecipazione alla Champions ci avrebbe agevolato, adesso i favoriti dovrebbero essere altri». Schermaglie, queste. I fatti dicono che la Signora riparte da uno score di 23 vittorie, 15 pareggi e zero sconfitte, come mai nessuno aveva fatto in un campionato a 38 squadre: senza Buffon (problema muscolare) e Lucio (che in allenamento ha riportato una distorsione alla caviglia destra), con Chiellini forse in panca, con Giovinco (che l'anno scorso a Parma si è scoperto giocatore vero e che adesso deve confermarsi ai piani più alti) e Matri che si giocano il posto al fianco di Vucinic, la strada è comunque tracciata. Non ci sarà ovviamente nemmeno Del Piero, sempre a caccia di una nuova squadra che gli permetta, correndo dietro un pallone, di sentirsi ancora bambino: 19 anni dopo, comincia davvero un'altra storia. Per tutti.

Oggi
Fiorentina-Udinese (ore 18)
Juventus-Parma (ore 20.45)

Domani ore 20.45
Atalanta-Lazio
Chievo-Bologna
Genoa-Cagliari
Milan-Sampdoria (ore 18)
Palermo-Napoli
Pescara-Inter
Roma-Catania

Siena-Torino

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