La giornata di ieri è stata molto pesante per gran parte del tifo organizzato della Juventus dato che ben 12 esponenti di spicco dei maggiori gruppi della curva sud sono stati arrestati nell'ambito dell'operazione "Last Banner" condotta dalla Digos di Torino. L'intento della tifoseria organizzata bianconera era quello di ottenere favori da parte della società, ovviamente ricattandola. La richiesta di 25 biglietti a partita per ogni gruppo, di tagliandi gratis agli striscionisti, di agevolazioni nell'acquisto dei biglietti, di borsoni con materiale sportivo all'interno e inviti alle feste della società erano solo alcune delle "richieste" per evitare ritorsioni da parte della curva durante le partite casalinghe della Juventus con cori razzisti che avrebbero provocato un danno per la società.
Nel corso delle intercettazioni tra alcuni capi ultrà non sono passate inascoltate le parole su Cristiano Ronaldo arrivato in Serie A la scorsa stagione. Secondo quanto riporta il Corriere della Sera, infatti, CR7 in una partita casalinga della passata stagione, nel mese di settembre, a fine partita lanciò un pallone in tribuna e non in curva scatenando l'ira dei capi ultrà: "Oh, ma quello sa come funzionano qui le cose". Tra l'altro, dagli accertamenti scrupolosi da parte degli investigatori sembra che nessun membro della curva bianconera abbia fatto intendere direttamente a Cristiano Ronaldo "come andassero le cose", diverso invece il discorso per altri compagni di squadra.
La Juventus ha avuto il coraggio di denunciare questo fatto gravissimo con il Presidente Andrea Agnelli che a febbraio aveva fatto mettere a verbale di essere a conoscenza dei comportamenti criminali all'interno dello stadio: "Sono perfettamente a conoscenza che durante le partite ci siano comportamenti violenti o minacciosi da parte degli ultrà, nei confronti degli altri tifosi della curva, come farli spostare o cambiare di posti".
A giugno il numero uno del club aveva rincarato la dose: "Come presidente, io sono fermamente intenzionato a fermare questo tipo di condotte. Da un punto di vista del tifo, questi soggetti hanno la capacità di condizionare l’intera curva, imponendosi sugli altri tifosi.
Perché se questi ultimi non si adeguano, vengono minacciati e picchiati dagli ultrà". La società ha fatto il suo dovere e ora toccherà alla giustizia fare il suo corso per cercare di debellare un fenomeno che rischia seriamente di rovinare il calcio italiano.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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