Juventus: alla fine non arriva nessuno Buon mercato ma in Europa non basta

Il mercato estivo della Juventus si è chiuso senza botti finali, ma ha fatto comunque registrare un buon numero di arrivi, anche se l'impressione è che, difficilmente, almeno quest'anno (vedi Morata, ad esempio) le facce nuove potranno far la differenza. Nella prima gara di campionato, a Verona, Coman ha dimostrato di poter essere il quinto attaccante della rosa bianconera

Il mercato calcistico della Juventus ha visto molti arrivi e partenze, ma anche non poche le trattative che non si sono concretizzate sia in entrata che in uscita. Marotta e Paratici dovevano rinnovare una rosa che dopo tre scudetti consecutivi vinti, aveva bisogno di essere "rinfrescata" e rinnovata per tentare anche un passo in avanti nella dimensione europea.

Il cambio più importante dei Bianconeri si registra, naturalmente, per quanto riguarda la panchina. Dopo la rescissione del contratto con Antonio Conte, è arrivato Max Allegri, un allenatore sicuramente diverso dal nuovo CT della nazionale, sia come schemi di gioco che come rapporto con il giocatori. Marotta ha cominciato a lavorare per tempo alla costruzione della nuova Juventus, anticipando in qualche caso anche il mondiale brasiliano. A Torino sono così sbarcati giocatori come Morata, Pereyra, Evra, Romulo ed il giovane Coman, oltre al ritorno di Marrone. Ed anche se lo Spagnolo si è subito dovuto fermare per infortunio (rientrerà probabilmente dopo la sosta della nazionale) il gruppo appare sicuramente valido per affrontare l’avventura italiana e quella europea. Coman inoltre, ha dimostrato come i dirigenti bianconeri abbiano avuto la vista lunga, come in precedenza con il suo connazionale Pogba.

E proprio il nazionale francese, insieme a Vidal, rappresentava uno dei giocatori più richiesti in questa sessione di calciomercato, con molti importanti club europei sulle loro tracce. La Juventus ha, però, saputo resistere ai soldi ed alle lusinghe che avevano circondato i due giocatori, confermandoli in rosa, come pure il centravanti spagnolo Llorente, richiesto da molti club di casa ed il portiere Storari, che resterà ancora una stagione nel ruolo di vice Buffon. Lato cessioni, invece, nulla per la quale i tifosi bianconeri abbiano da strapparsi i capelli, riguardando una serie di giocatori, da tempo, ai margini della prima squadra torinese. Per Vucinic, nell'ultima stagione una mera comparsa, i petroldollari arabi; decisamente più vicino il trasferimento per un Quagliarella non utilizzato molto di più del Montenegrino. Mai decisivi in casacca bianconera i vari Peluso ed Isla, utile ma non fondamentale l"Osvaldo Furioso" emigrato da Mazzarrri, mentre continuano il loro peregrinare i vari De Ceglie, Sorensen e Pasquato.
La Juventus ha operato con sagacia anche nel campo delle comproprietà, con quelle di Gabbiadini, Berardi e Zaza, che saranno discusse nella prossima sessione estiva di mercato, con la possibilità per i Bianconeri di monitorare il loro comportamento per l’intera stagione, per tre elementi già comunque stabilmente nel calcio che conta.

Tutto bene quindi? Si e no. Se la Juve andava cercando un salto di qualità internazionale, come evocato da Conte in più di un'occasione, difficile pensare che con questo mercato si possano coltivare grandi sogni di gloria.

Nel campo dei mancati arrivi, si sono rincorsi molti nomi importanti, ad iniziare da quello di Falcao, che è finito invece al Manchester United, di Rabiot e Lavezzi del Paris Saint Germain, del "Chicarito" Hernandez, in uscita dal Manchester United, di Verratti, Iturbe, poi strappato ai Bianconeri dalla Roma e di Alexis Sanchez, che è approdato in Premier League, per tacere di un Cuadrado per il quale il Ct azzurro avrebbe fatto carte false.

Molti dunque i sogni sfumati per i tifosi bianconeri, probabilmente tutti quelli che rimandavano a maggiori sogni di gloria, ma in tempi di spending-review anche a Torino occorre adeguarsi.

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