La Juventus è in stallo. Allegri chiede più qualità, ma per la Signora c'è già

Il tecnico vuole due difensori, un centrocampista e un attaccante da affiancare a CR7. Invece...

La Juventus è in stallo. Allegri chiede più qualità, ma per la Signora c'è già

Servirà almeno un altro incontro, già fissato per oggi, per capire se il futuro di Massimiliano Allegri e della Juventus sarà ancora insieme. Dopo la cena a due tra l'allenatore e il presidente Agnelli di mercoledì sera, ieri è stato il giorno della riunione a quattro. Stavolta nessun depistaggio, nessuna località segreta, teatro del vertice è stata la sede della Continassa. Al tavolo sono stati aggiunti due posti in più, perché al secondo vertice in due giorni hanno partecipato anche il vicepresidente, Pavel Nedved, e il responsabile dell'area sportiva, Fabio Paratici. Un confronto lungo due ore, non sufficiente per trovare la quadra. Evidentemente le questioni sul tavolo sono tante e nonostante si continui a dire che non c'è nulla di diverso rispetto agli altri anni, la realtà dei fatti dice ben altro. E nessuno si sbilancia.

Agnelli e Allegri a cena potrebbero aver solo verificato la disponibilità di entrambe le parti a proseguire la storia iniziata cinque anni fa e costellata da cinque scudetti e due finali di Champions. Verificata la fiducia reciproca, adesso si entra nei dettagli e nulla è scontato. Anche perché Allegri vuole incidere in maniera differente rispetto al passato nella composizione della rosa. L'allenatore di Livorno vorrebbe aggiungere qualità per portare l'assalto a quella coppa Campioni che sfugge da ventitré anni. Due difensori, un centrocampista e un attaccante da affiancare a Cristiano Ronaldo i desiderata messi sul tavolo. Dall'altra parte si insiste nel ritenere la squadra già all'altezza dei top team europei e si vorrebbe mantenerla il più possibile inalterata rispetto a quella che ha vinto lo scudetto con cinque giornate di anticipo. Tra gli indiziati principali che Allegri vorrebbe sacrificare ci sono Mandzukic, Khedira e Dybala. Soprattutto la Joya, e ieri le dichiarazioni del fratello rimbalzate dall'Argentina, vanno decisamente nella direzione di un addio. Le sirene dell'Atletico Madrid suonano forte dalla Spagna, l'anno scorso Dybala e Simeone si incontrarono «per caso» e chissà che adesso si ritrovino in quel Wanda Metropolitano, dove la sconfitta poi rimediata dalla Juventus a Torino, ha messo qualche dubbio pesante sul rapporto tra Allegri e la Signora. E adesso si prova a sciogliere i nodi. Tra cui il rinnovo del contratto con adeguamento perché iniziare la stagione con un allenatore a scadenza non è la soluzione migliore. Si parla di un'offerta di prolungamento di un anno, ma questo non cambierebbe il discorso di un anno e non sarebbe sicuramente il segnale di un nuovo progetto che inizia. Inoltre Allegri vuole capire gli obiettivi ed evitare che dall'interno si aggiunga ulteriore pressione. Non si dovesse trovare un punto d'incontro, la panchina di Allegri finirebbe definitivamente in discussione e la ricerca di un sostituto entrerebbe nella fase calda.

Quindi il discorso è ancora da tripla alla vigilia della festa scudetto che sarà celebrata domenica sera contro l'Atalanta. Sarà l'ultima di Barzagli, insieme a Chiellini, l'unico ad aver vinto gli otto scudetti di fila. E mentre a Torino si discute, a Milano sponda Inter è sempre più sfida alla Juventus. Marotta ha ormai chiuso con Antonio Conte. E l'ex ct della Nazionale avrebbe chiesto di avere come assistente proprio Barzagli. Era stato proprio Allegri a ipotizzare un futuro in panchina per il difensore bianconero.

Sarebbe il terzo juventino dopo Marotta e Conte, senza dimenticare Asamoah, a trasferirsi dalla Signora alla nemica di sempre. Una sorta di trapianto in nerazzurro del dna bianconero. Il progetto dell'Inter ha una forma definita, quello della Juventus è ancora da tripla. E l'ultima parola sarà di Agnelli.

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