Europei 2020

"Kiricocho!": cosa significa l'urlo di Chiellini prima del rigore di Saka

Prima del rigore decisivo sbagliato da Saka, il capitano degli Azzurri ha usato una vecchia "maledizione" contro il giocatore inglese

"Kiricocho!": cosa significa l'urlo di Chiellini prima del rigore di Saka

"Kiricocho!". È la parola esclamata da Giorgio Chiellini prima del rigore fallito dal centrocampista inglese Bukayo Saka. Osservando con attenzione un video diffuso dalla Uefa, si può notare come poco prima del penalty decisivo parato da Donnarumma, Chiellini urli qualcosa. Non un incitamento al compagno, ma appunto una parola strana"Kiricocho!". Il termine ai più può sembrare privo di significato, ma in realtà non è esattamente così...

Dall'infortunio contro la Svizzera alla Coppa alzata nel cielo di Wembley, nel trionfo italiano agli Europei 2020 c'è tanto, praticamente tutto di capitan Chiellini, che ha trascinato i suoi compagni fino alla vittoria. Oltre ad aver annullato in campo bomber del calibro di Romelu Lukaku ed Harry Kane, il difensore bianconero ha dimostrato di essere un vero stratega, esperto di riti scaramantici. Alle telecamere e alla stampa di tutto il mondo però non è sfuggito un episodio che ha visto protagonista proprio il difensore azzurro, poco prima del rigore fallito di Saka. I primi ad accorgersi del labiale di Chiellini sono stati proprio alcuni osservatori sudamericani e il perché è presto spiegato.

L'aneddoto

La leggenda legata a questo anatema, infatti nasce in Argentina grazie a Carlos Bilardo, ct dell'Albiceleste che vinse i Mondiali nel 1986. Prima ancora, nel 1982, l'allenatore guidava l'Estudiantes, club del quale era tifoso tale Kiricocho. Quest'ultimo aveva la nomea di essere uno iettatore in quanto, ogni volta che assisteva agli allenamenti della squadra, qualche giocatore si infortunava. Bilardo decise allora di mandarlo a seguire tutte le squadre avversarie, così da indirizzare nei loro confronti l'influenza negativa. Il risultato? L'Estudiantes vinse il campionato Metropolitano, perdendo una sola partita contro il Boca Juniors, curiosamente l'unica squadra che non era stata visionata da Kiricocho.

Con il trascorrere degli anni, la leggenda si è diffusa anche in Europa, dove il termine viene spesso pronunciato come rito quando si vuole portare sfortuna ai rivali. Anche il difensore della Spagna Capdevila in occasione della finale Mondiali 2010, Capdevila aveva usato l'urlo contro l'olandese Arjen Robben, lanciato tutto solo verso la porta di Casillas. Neanche a dirlo, l'ex Bayern sbagliò un gol piuttosto semplice per un calciatore del valore. A quanto pare anche Chiellini, venuto a conoscenza di questa cabala, ha deciso di sfruttarla poco prima del rigore decisivo e a quanto pare anche questa volta ha funzionato. Infatti contattato da Christian Martin, giornalista di Esp Argentina, il capitano azzurro ha confermato attraverso un video messaggio:"Ciao Christian, ti confermo tutto. Kiricocho!".

Segui già la nuova pagina Sport de ilGiornale.it?

Commenti