
Tanti i casi celebri di "separati in casa" nella serie A. Gli ultimi in ordine di tempo quelli dell'olandese Teun Koopmeiners e del nigeriano Victor Osimhen.
La Dea, che già aveva sventato la partenza di Lookman per assenza di trattative dopo la presunta offerta (al ribasso) del Psg, aveva dovuto affrontare un lunghissimo braccio di ferro con Koopmeiners. Pur avendo fatto il possibile per trattenere la sua stella, il centrocampista - dopo tre anni di permanenza nella squadra di Gasperini - voleva assolutamente trasferirsi alla Juventus, club che ammirava da sempre e che aveva apprezzato ancora di più nel momento in cui era arrivato in Italia. La trattativa, con il giocatore che si era già promesso ai bianconeri, si concluse solo a mercato inoltrato. A vincere fu dunque la volontà dell'olandese, la stessa che ora potrebbe entrare in gioco per Lookman.
Nel Napoli post scudetto 2023 scoppiò invece il caso Osimhen. Complice un rinnovo di contratto molto impegnativo, che comunque arrivò a dicembre, la trattativa si era subito esacerbata. Poi il prestito al Galatasaray per una stagione, terminato il quale la punta nigeriana - fuori dai piani di Antonio Conte - ha prima rifiutato una ricca offerta araba e poi ha firmato per il suo passaggio definitivo al club turco che gli ha garantito uno stipendio d'oro e al patron De Laurentiis i 75 milioni richiesti. La ribellione è arrivata via social, esattamente come per il connazionale in uscita dalla Dea, per scappare via.
Infine la situazione di Vlahovic: il serbo, a
scadenza 2026 con la Juve, costa 14 milioni l'anno, Allegri lo riabbraccerebbe volentieri, il Milan potrebbe prenderlo per 20 milioni, ma il giocatore vuole una ricca buonuscita dai bianconeri. Trattativa per ora arenata.