L'allarme di Prandelli:  "Nazionale sopportata e un attacco da rifare"

"Questa squadra piace alla gente, non al nostro ambiente Balotelli, troppe squalifiche. Aspetterò Cassano e Rossi"

L'allarme di Prandelli:  "Nazionale sopportata  e un attacco da rifare"

Un filo sottile unisce, nell’ultima amichevole della nazionale a 100 giorni da Euro 2012, i casi di Buffon e quello di De Rossi, Pirlo scampato alla prova tv e la coppia d’attaccanti (i «bad boys» Balotelli e Osvaldo) in punizione. Passando per Bonucci, il cui nome è uscito a margine della vicenda calcioscommesse. «Ne abbiamo parlato, gli ho detto di stare tranquillo», cosi Cesare Prandelli che cercherà, già da stasera contro gli Usa dell’ex interista Klinsmann (alla Samp nel 1997), di far discutere della sua Italia per il gioco espresso in campo.

Una Nazionale che a quanto dice il ct «è sopportata, avverti la simpatia della gente e un clima diverso oltre la gente». Tanto che deve mettere insieme i tasselli di un puzzle, dalle difficoltà di organizzare gli stage agli scetticismi sul codice etico. «In questi giorni abbiamo fatto tanta confusione, parlando di comportamenti - dice il ct -. Ma il gruppo è solido, ha affrontato anche argomenti scomodi senza paura e falsi pudori. Io non mi sento integralista, semplicemente chiedo di rispettare le regole come fanno i genitori con i figli».

Si torna a Genova 500 giorni dopo la serata di follia che vide protagonista l’ultrà serbo Ivan Bogdanov. C’è anche Cassano, in visita agli azzurri e spettatore partecipe dell’ultimo allenamento: la speranza sua e del ct è che arrivi quell’idoneità che gli permetta di rientrare in gruppo. E a Marassi andrà in scena l’ultima amichevole prima del ritiro di Coverciano (anche se il ct punta a vincere il braccio di ferro con i club per gli stage, uno per reparto, ndr), dunque sarà un appuntamento importante. «Ho già in testa l’11 per l’Europeo, ma siccome di test ne faremo altri due solo a ridosso del debutto, devo valutare le alternative».
Ecco così una coppia di attacco outsider (Matri e Giovinco), qualche esclusione eccellente (Chiellini, De Rossi e il Pazzini autore del gol qualificazione con la Slovenia) per proseguire nella fase di sperimentazione (l’Ogbonna in difesa e il Thiago Motta nel ruolo di trequartista) e per riempire le ultime caselle della lista dei 23. «A 100 giorni dall’Europeo ho un attacco da ricostruire - sottolinea il ct - anche se voglio aspettare fino all’ultimo momento Rossi e Cassano. Matri dà profondità, Giovinco sa trovare la posizione tra centrocampo e attacco e sa fare gol. Balotelli? È già a 8 giornate di squalifica, tante se consideriamo che è un attaccante. Un grande giocatore deve saper fronteggiare le provocazioni. Mi sarei aspettato una chiamata da lui e da Osvaldo, ma purtroppo non è arrivata... De Rossi fuori? Nessun ritardo... voglio testare altri centrocampisti».

Il ct è già in clima europeo («è l’ultima volta che vi dò la formazione, in

Polonia non lo farò più...») e a chi gli chiede dove questa nazionale potrà arrivare, risponde: «Dipenderà da noi e da chi ci vuole aiutare, per arrivare forti ci servirà equilibrio tecnico e psicologico». Lui pare già averlo.

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