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L'Armani mette a nudo Belinelli

All'Olimpia il big match con la Virtus che cade per la 5ª volta in casa

L'Armani mette a nudo Belinelli

Marco Belinelli sbatte contro la difesa di Milano, come la Virtus che cade per la quinta volta in quello che dovrebbe essere il suo campo. Sul grande palcoscenico Rai, rubato dal canale sportivo alla seconda rete con 2 minuti decisivi da giocare (?), non ci sono miracoli o meraviglie. Giusto così. Duellanti, ricche, ambiziose, che si danno appuntamento per quando tutto sarà meno mascherato, ma intanto l'Armani fa sapere alla nobil casa virtussina di avere trovato almeno l'antidoto per non ricevere soltanto carbone sotto l'albero dopo il pasticciaccio brutto contro i baschi di Vitoria, aspettando mercoledì con timore il Cska dell'ex avvelenato James.

Ieri, a proposito di ex, è stato Punter a colpire duro una Virtus dove in troppi credevano che bastasse la polvere di stelle di un ex campione Nba a farli volare. No. Ieri Belinelli (1 su 5 al tiro, 3 palle perse) aveva bisogno di aiuto da tutti. Prima di tutto da se stesso, 9 punticini leggeri in 18 minuti impalpabili. Non giocava da 4 mesi, si è allenato tre volte con la nuova squadra dopo problemi muscolari. Ostacoli altissimi per un campione che ci aveva lasciato nello splendore ed è tornato, dopo 13 anni, con qualche pelo bianco sulla barba. Emozionato, confuso dai tentacoli che gli ha messo addosso Messina, il primo che lo aveva portato verso il cielo Virtus lasciandolo poi andare alla Fortitudo dove trovò gloria e scudetto.

Più tormenti che estasi per il cavaliere pallido di San Giovanni Persiceto, mai collegato ad una squadra che, visto svanire il momento d'oro di Teodosic, sembrava ritrovata nel terzo quarto, prima di sbagliare gli attacchi decisivi.

Fra tre giorni dovrebbe riprovarci nel recupero contro Pesaro che ieri ha lasciato Trieste nei guai, come del resto Varese, battuta in casa da Treviso. Ha bisogno di tempo per capire e per farsi aiutare a lasciare il suo marchio su questa stagione pandemica. Djordjevic e la Virtus lo aspetteranno, fra qualche mese potrebbe ritrovare lo spartito per un'entrata da vero cavaliere pallido con pistola fumante nel saloon dello scudetto e delle finali europee.

La 13ª giornata: Reggio Emilia-Cantù 68-78, Sassari-Brescia 100-87, Pesaro-Trieste 84-74, Varese-Treviso 79-80, Virtus Bologna-Milano 68-73, Fortitudo Bologna-Venezia 76-72, Cremona-Brindisi ieri. Classifica: Milano 22; Brindisi 18; Virtus Bologna* e Sassari 14; Pesaro*, Reggio Emilia*, Treviso*, Venezia e Trentino 12; Brescia 10; Cremona, Fortitudo Bologna e Cantù 8; Trieste** e Varese 6.

** due in meno; * una in meno.

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