Gli opposti si attraggono

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Gli opposti si attraggono
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Gentile dottoressa Valeria Braghieri, che cos’è che ci fa innamorare di una persona? Lo chiedo a lei esperta; con tutte le lettere che le arrivano e che può esaminare, molto probabilmente si sarà fatta un’idea più precisa. Faccio una premessa, non le scrivo perché ho un problema specifico, cocente, ma perché sono in un momento di riflessione, esistenziale, dopo aver vissuto diversi amori o presunti tali. Mi chiamo Sergio N., diciamo mezza età, professione amministratore dei propri beni, parecchi. Come si dice, benestante. Personalmente non mi sono mai spiegato il motivo per il quale negli anni sono stato attratto, e anche di più, da donne completamente diverse da me. Si sì, la conosco la «storia» degli opposti che si attraggono, salvo poi non capirsi e scontrarsi di continuo. In altri momenti della mia esistenza ho amato una donna che mi assomigliava tantissimo nel carattere, nel modo di pensare, di essere. Il rapporto, però, con il tempo si è sfilacciato, per noia. Finito anche questo. Da qualche mese mi vedo con una signora separata molto bella con la quale non condivido un’idea, o quasi, anche socialmente veniamo da pianeti molto diversi, assai lontani fra loro, io arrivo dal mondo del lavoro, mi sono fatto da solo; lei dalla borghesia, ricca, della città; tra di noi è ancora un’«amicizia», ma mi dico che una storia con lei sarebbe devastante per i più diversi motivi. La trovo una donna strana, a volte superficiale, eppure così affascinante e misteriosa... in questo momento mi butterei nel fuoco... Insomma, ho vissuto parecchio ma ancora dell’amore capisco poco o niente... qual è la ricetta? Come riuscire a trovare qualcuno con cui vivere una storia vera, duratura?
Sergio N.


Caro Sergio, per quante lettere sull’argomento possa ricevere, nessuno mi ha mai inviato la ricetta dell’amore perfetto. E mi creda, anch’io sono ben lontana dal condurre un matrimonio da manuale, visti tutti gli errori che commetto ogni giorno tra insofferenza e disattenzioni e sciatterie. Ecco, penso che la sciatteria, in qualunque unione, sia la cosa peggiore. Ma certo non è un problema che attanaglia le storie fresche, quindi lei ne è esente.

Quanto al fatto di essere tremendamente diversi, stia tranquillo e si goda la vostra varietà di caratteri e vedute. Sono cose che pesano solo alla lunga e solo quando si costruisce una vita assieme. Ma voi siete amanti novelli e la vita, mi pare di capire, ve la siete già costruita prima, altrove.

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